Marco Mengoni # Pronto a correre




Mettete un pool di autori (Ivano Fossati, Cesare Cremonini, Gianna Nannini, Pacifico, Mark Owen, Ermal Meta, Tobias Gad, Evan Bogart,Charlie Grant, Steve Robson)  e musicisti (Gary Novak, Reggie Hamilton,  Larry Goldings, Luca Scarpa, Marco Tamburini, Roberto Rossi, Michael Landau, Davide Tagliapietra), con la A maiuscola senza dimenticare Michele Canova, al servizio di una voce come quella di Marco Mengoni che per l'occasione è ridotta appunto all'essenziale, senza dimostrazioni di bravura fuori luogo, come recita il successo sanremese che giustamente apre l'album e avrete un album pop di tutto rispetto, eterogeneo, fresco, orecchiabile, dal sound internazionale e quindi esportabile pienamente. Doveva insomma essere l'album della maturità e così è stato per Marco Mengoni. Passando in rassegna i brani, ce ne è per tutti i gusti, si va dal pop/rock di "Non me ne accorgo": dall'andamento martellante, con un solo di chitarra elettrica finale "oppure sei ancora qui e non me ne accorgo inventerai l'equilibrio che cerco oppure lo troverei in ogni dubbio che sei non vorrei ma che fretta hai tu sai già che cosa siamo noi" all'elettro pop quasi dance di "Una parola" con atmosfere vintage e catchy, dal ritmo incalzante... "dimmi una parola sola che mi sfiora e che mi faccia muovere verso di te"
alla scanzonata (con un arrangiamento scarno eppur ricco di orpelli strumentali, che ne mette in evidenza la melodia in tutta la sua semplicità) "Un'altra botta": "entra ed esci dal mio cuore con un click dalla mia testa vuota proprio come un trip" perfetto singolo estivo... alle ballad venate di soul "Non passerai": "Non c'è niente che resiste al mio cuore quando insiste" e "Spari nel deserto": coi fiati in evidenza: "se si aprisse il paradiso adesso nemmeno lo vedrei siamo orfani in questo deserto il mondo ci perdonerà", al mood vintage, nostalgico ad alto tasso di affezione di "Avessi un altro modo":"avessi un altro giorno per guardarti lo farei avessi una ragione per fermarti lo farei" ed "Evitiamoci (la soluzione)": "nel mio passato solo lividi che mi ricordano di noi", molto suggestive, alle intense ed evocative "La valle dei re" e "20 sigarette": "è una notte rosa neve ho voglia di camminare solo con me", senza tralasciare la titletrack:"grazie per avermi fatto male non lo dimenticherò mai"e non dispiace neanche la più leggera "La vita non ascolta": "lancia tu la sfida grida adesso ma vada come vada prendi tu la guida" anche se il testo abusa di rime, niente da fare invece per "Bellissimo", non c'era piaciuta a Sarnemo, neanche su disco ci convince più di tanto, passi per la strofa, con le chitarre ritmiche ma l'apertura melodica del ritornello è troppo Nannini Style, per non parlare dei superlativi usati nel testo, a nostro modo di vedere il brano più debole della raccolta. Chiudiamo invece in bellezza con "I got the fear": un folk/country blues azzeccato e incisivo e la scarna ballad finale "Natale senza regali" che parte chitarra e voce ed ha una crescita graduale e intensa: "e forse il tempo non ti ha cancellato mai ma un altro natale senza regali è qui".

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