Intervista con Andrea Spinelli, l'artista che ritrae la musica dal vivo


Raccontarvi la tre giorni del #NuovoMei2016, oltre che già resocontato, sembra quasi impossibile per la mole di eventi realizzati in quel di Faenza. Ma gli Stati Generali del Giornalismo Musicale sono stati ospitati all'interno del Palazzo comunale e dell'Aula consiliare, nel cui ingresso, a Sala delle Bandiere, si veniva letteralmente investiti dai colori delle tante tele esposte in "Onstage Portraits - Ritratti dal Vero di Musica dal Vivo". Incuriositi ci siamo addentrati nei percorsi, ci siamo lasciati abbagliare dalle tinte, dalle luci, dalla musicalità sprigionata dalle opere. Il loro autore, Andrea Spinelli, è un giovane artista, un bel sorriso e una bella passione che è iniziata al Liceo Artistico, passando per la pasticceria di famiglia... perché in fondo le arti si incontrano, si sposano, rubano tutti i cinque sensi. 
Un percorso che ha portato Andrea fino ai concerti delle band e dei musicisti ritratti nei suoi disegni. Sono loro le sue muse... "Seguo gli artisti live, è qui che realizzo i miei disegni: quelli piccoli sono schizzi fatti su un taccuino, mentre quelli più grandi vengono creati da una postazione vicino al palco", ci ha detto Andrea, rilasciandoci una breve ma fortunata intervista. E da una postazione vicino ai fonici, Andrea Spinelli ha immortalato su un foglio anche Daniele Silvestri, sul palco a celebrare i 20 anni di Meeting delle Etichette Indipendenti.
"Ogni situazione che esprimo è diversa per tanti fattori: a seconda se il concerto è acustico o meno, a seconda del numero di componenti sul palco, in base al cambio luci - ci svela e si svela l'artista -, dalla mia postazione catturo le luci, i loro colori che poi sono quelli che rappresentano quella band, quel musicista".
Dagli Afterhours ai Marta sui Tubi, da Paolo Saporiti al Teatro degli Orrori, dai Marlene Kuntz a Levante, da Pino Scotto ai Bachi da Pietra e tanti altri.
Gran parte dell'indie è li, negli acquerelli Ecoline, marca olandese usata con dovizia, già diluiti e molto versatili da usare, mentre gli schizzi sono realizzati a matita; sul cavalletto, oltre alle luci proiettate sul palco, solo una lucetta a molla...
L'effetto? Un colpo d'occhio sensoriale, dove l'uso del blu spicca e in qualche modo avanza e predomina... "Predomina perché lo sfondo nei concerti è quasi sempre scuro, se non nero", ci dice.
Prima di congedarlo, Andrea Spinelli ci ricorda i suoi prossimi impegni: il 17 ottobre disegnerà l'ex Genesis Ray Wilson al Fabrique di Milano, il cui disegno verrà messo all'asta per scopi benefici, mentre sempre a Milano parteciperà alla serata-evento in omaggio a Mia Martini. Ma intanto l'obiettivo è quello di girare l'Italia con la sua personale...

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