Intervista con Pico Rama



Ragamuffin, sperimentazioni, elettronica, hip hop e quant altro, c'è di tutto e di più in "Il secchio e il mare", ci racconti come nasce questo tuo ultimo lavoro? A cominciare dall'aggiunta di "Rama"?


Sono "Pico" da tutta la vita, con questo secondo disco ho voluto aggiungere l'arte e lo spirito al mio nome; Rama è la settima incarnazione di Vishnù, divinità induista. "Il Secchio E Il Mare" nasce come molti esseri umani: dalla rottura di un profilattico.

I testi sono un vero e proprio flusso di coscienza... qual'è il processo creativo?

Al momento mi sento profondamente ostacolato dal modo in cui il mio cervello esercita un potere dittatoriale sulla mia essenza reale e centrata; i testi di questo disco sono specchio del mio tentativo di mettere in secondo piano i concetti rispetto ai simboli, che svolgono funzione di ponte con il nostro inconscio. Alcuni testi di questo disco sono flussi di coscienza totalmente liberi, altri nascono da un'idea di fondo, generalmente riassunta dal titolo.

 

Marco Zangirolami è una sicurezza, come è stato lavorare con lui?

Zangi è un genio assoluto. Lavora da sempre parallelamente con i nomi più importanti della scena e non di meno in ricercate produzioni di culto. È un grande musicista, non soltanto un producer, ed è versatile come nessun altro: a partire dai miei provini ha saputo capire e rendere perfettamente i deliri strutturali che avevo in mente. In più è riuscito a dare al disco un senso di coerenza elettromistica: cosa non semplice, per la miscellanea di atmosfere di cui è composto.

"Un lavoro che pur muovendosi su standard elevati, riesce a mantenere una leggerezza di fondo, che lo rende godibile già da un primo ascolto..." abbiamo così nella recensione riassunto l'album a nostro modo di vedere... c'è una forte componente tra virgolette "pop", che è dosata sapientemente e si sposa alla grande con il tenore dei testi, per contrasto ovviamente, è un'operazione voluta o...? 

Non l'abbiamo fatto apposta, sono inciampato su Nek.
A parte gli scherzi, già in fase di scrittura ho cercato di elaborare melodie orecchiabili, specialmente nei ritornelli, sempre più per gusto personale che per scelta commerciale; spero che il mondo sia d'accordo con te, e possa ascoltare con leggerezza queste canzoni anche laddove i testi sfiorano il delirio.

 

Come vedi lo stato attuale della musica italiana, indie o meno, se c'è qualcuno che ti piace o...

Ci saranno sempre artisti che mi piacciono, ed altri che mi piacciono meno. I miei gusti sono molto variegati... In genere preferisco coloro che rifuggono le etichette e gli stereotipi, sviluppando un'arte spontanea e originale.

Cosa pensi dei talent e del ruolo che hanno oggi per la nascita/crescita di un'artista?

Partecipare può essere una scorciatoia, ma è una scelta rischiosa per qualunque artista: in un talent si può nascere, rinascere, crescere o anche morire; alcuni si ritrovano legati per una vita intera ad un progetto che non li rappresenta. Mi piacerebbe vedere gare di talenti creativi, non solo di interpreti.

 

Date live da segnalare e progetti per il futuro?

Il 6 luglio mi trovate a Collisioni 2013, in quel di Barolo! In cantiere ho un concept ambientato in un'Italia postapocalittica, con Delord e Gerolamo Sacco, e l'idea di sceneggiare un fumetto coi disegni di Emila Sirakova, colei che ha magnificamente illustrato "Il Secchio E Il Mare".

Commenti

Translate