Kingshouters - You vs Me




Buon esordio per i giovani bergamaschi "Kingshouters", "You vs Me" è infatti un lavoro coeso, ben confezionato, di sicuro impatto, ampiamente godibile,  sotto la guida di alcune stelle fisse nel cielo della band (come recitano le note stampa): Smashing Pumpkins, Placebo, White Lies e 30 Seconds To Mars. 
Per il futuro la band dovrà necessariamente oltre che continuare su questa strada, affrancarsi dalle proprie passioni e magari sviluppare maggiormente le composizioni, osando qualcosina in più, come avviene nella traccia che chiude l'album, la più sperimentale del lotto, ovvero "The last emperor's day" cupa e oscura, dall'incedere convulso, a tratti persino claustrofobico, ma torniamo all'inizio, col primo singolo estratto "Friend", dall'andamento marziale e suggestivo, ancor più orecchiabili le successive "Jane" e "Dance", dove l'elemento pop è essenziale per la riuscita delle composizioni, accattivanti, con ottimi ritornelli, in "Dance" il cantato della strofa sembra addirittura fare il verso a Billy Corgan; "Not tomorrov" è una ballad intensa e solenne che cresce fino ad esplodere nell'evocativo ritornello, "Levels" è leggerezza, voglia di ballare, col suo mood retrò anni '80, la sua ritmica appiccicosa e il suo riff altamente contagioso; la titletrack è invece una ballad pop ariosa e suadente, "Sometimes i can't sleep" ne segue in qualche modo il corso, più lenta e suggestiva  anche se il cantato che prolunga note e parole, alla lunga non sempre è efficace. Insomma qua e la qualcosa da limare c'è, ma il futuro non potrà che sorridere ai nostri.

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