Sabù e la Vigilia - Logica Egoistica



Un onesto album pop rock italiano è questo "Logica Egoistica", esordio di "Sabù e la vigilia" che alterna toni più sostenuti quasi d'invettiva e ballad agrodolci, centrando il bersaglio sicuramente per quanto riguarda le ritmiche sempre accattivanti e le melodie ben calibrate, con un gusto retrò che ricorda quello dei primi anni duemila che si rifacevano a certe sonorità tardo anni '80, venendo però meno dopo ascolti ripetuti in quanto i brani non si discostano quasi mai da formule consuete e se l'orecchiabilità della proposta non è mai in discussione, l'appiattimento generale che ne consegue appare quasi inevitabile. Questa nostra considerazione è comunque alquanto soggettiva e riteniamo anche che per il mercato di riferimento, questo possa finanche essere un merito.
Dopo l'intro "Perfetta imperfezione"... si parte con "Logica egoistica" e la sua ritmica incalzante, con un testo interessante tutto giocato sui contrasti "il buono è un ladro che non è stato beccato" e si prosegue di pari passo con "Deviato": "sono tutto quello che vedo in televisione deviato sono deviato"... "però a volte son difettoso quando penso troppo e sono curioso" con un buon ritornello, melodico il giusto... Entrambi i brani hanno temi prettamente sociali e un certo tiro, un inizio che quasi trae in inganno, perchè incominciano a scorrere una dietro l'altra ballad pop, ora più ariose  "Ci deve essere": "se hai paura di fallire il sogno vola via" che fa il paio con "Oltre il dolore": "c'è un'altra tua realtà, una altra verità" sia per atmosfere che anche da un punto di vista testuale, due facce della stessa medaglia e anche "Lontano":" li dove il sogno non conosce giorno" "più diradata, che può anche ricordare certe cose di Grignani... "riesco qui a essere ciò che sono fiume di brividi forse nemmeno buono",  ora decisamente più ammiccanti, come l'orecchiabilissima "E' un attimo", che non dispiace, ma è sin troppo scontata nel suo dipanarsi ed è falcidiata da troppe rime facili:"tutto è speciale in questo momento ed è bellissimo, l'amore è un vento ed è caldo e freddo piano catturo questo angolo puro", "L'essenza": "sono uno specchio esisto con te" dove si decanta l'amore : "se il cielo è grande il tuo amore è di più" e la bonus track "Cosa resta": "un'altra notte passerà ciò che conta resterà con te... tornerà da te" con la strofa soprattutto molto piacevole. Discorso a parte meritano la traccia più rock dell'intero lavoro, che ritorna su temi d'attualità: "Trinacria revolution": "avrei qualcosa da dire vuoi strumentalizzare ma il mio malessere non ha una bandiera politica" e "Dove sarà": "ma dove sarà questa felicità"... "stringimi prima che il business ci soffochi prima che sia questa milano a portarci via" dove per costruzione armonica piace soprattutto il ponte.. ma la traccia risalta ancor più,  perche è il vero e proprio trait d'union tra amore e sociale che forse chissà era anche l'intenzione primaria dell'opera in se... 

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