Giovanni Caccamo - Eterno




“Eterno” è il terzo album di “Giovanni Caccamo” ed è il migliore del cantautore siciliano reduce da Sanremo. Che si spoglia di ogni orpello, per rilasciare sostanzialmente un disco per pianoforte e voce. Con garbo e stile, Caccamo emoziona a più riprese, con apparente semplicità, con canzoni che hanno decisamente il loro perché, sublimate dalla produzione di Taketo Gohara e dagli arrangiamenti di Stefano Nanni. Peccato per qualche sbavatura qua e la, ma Giovanni Caccamo sembra finalmente aver trovato la sua strada:

“Puoi fidarti di me”: poche note di pianoforte e subito un senso di intimità assale:“e arrivata la notte e noi siamo vicini siamo due territori che hanno perso i confini” il brano cresce d’intensità con garbo e delicatezza, con l’entrata degli archi a sublimare l’atmosfera: “non saprò mai mentirti puoi fidarti di me” Presente anche in versione acustica, colonna sonora del  film "Puoi baciare lo sposo"

“Eterno”: il brano presentato a Sanremo e title track del terzo album del nostro, che è un bel brano di certo con un buon sviluppo armonico, di sicura presa, peccato ribadiamo per le troppe rime banali: “senza volere niente a parte questo nostro naufragare”

“Bisogno di tutto”: “tra poesia piccola e quotidianità” è un brano che si fa subito complice, arioso, che colpisce sin dal primo ascolto “per farci perdonare anche il più grave degli errori”

“Quanto ti ho desiderato”: “forse avevo troppe regole ma l’amore ha fatto crescere questi fiori e questa casa insieme a te” mood jazzy, morbida e avvolgente nel suo dipanarsi.

“Il mio bene per te”: “i racconti non per forza fanno innamorare” arrangiamento delizioso per questa ballad alla ricerca della melodia perfetta

“Se partissimo domani”: “tra le cose da portare non potrei sicuramente tralasciare i momenti in cui mi osservi respirare l’odore di te al mio fianco che riuscirei a distinguere nel sonno, tra le cose da portare porterei sicuramente un pò di te”  romantica ma non banale, sia nel testo, sia nelle soluzioni apportate in fase di sviluppo armonico

“La sua figura”: “stelle cadenti incrociano i pensieri i desideri scivolano giù” cimentarsi col canzoniere di Giuni Russo non è facile di certo, Caccamo riesce nell’intento con una versione intima, decisamente emozionante

“Altrove”: “la mia speranza la dedico al mare” bella ma l’emozione stavolta non scatta, il brano è un pò troppo didascalica se non retorico e ha un finale troppo “a sensazione”

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