"Baby Reindeer", la serie tv su Netflix


"Le avevo solo offerto una tazza di tè" - Richard Gadd.

E' una storia vera. Cruda. Qualcuno può restarne turbato. Qualcuno (come noi) ne vede un'opportunità per sviscerare tutto il non politicamente corretto dell'animo umano, della più profonda intimità. In "Baby Reindeer" non si racconta solo di un caso, realmente accaduto al protagonista, ovvero all'attore Richard Gadd che ne ha scritto anche la sceneggiatura, per ovvi motivi, ma si rivela tutto il mondo celato dietro al rapporto di vittima e carnefice, al di là del sesso, in questo caso. Perchè qui la stalker è una donna - interpretata dalla magistrale Jessica Faye Gunning -, non un uomo. Le sopraffazioni, le pressioni psicologiche, le subisce un uomo, non una donna. 

Quello che può e che dovrebbe inquietare realmente, non sono tanto le scene crude di violenza sessuale che il protagonista subisce da quello che definisce il suo 'mentore' o i suoi viaggi tra i fumi della cocaina, quanto invece il punto di vista della vittima reale - e quindi senza possibilità di obiettarlo - di essere, per l'appunto, vittima per il suo carattere debole, il suo passato, le paure, le ansie, i fallimenti, le pressioni o le violenze subite. Una preda che incontra il suo predatore perchè è stato troppo gentile, perchè ha semplicemente creato una connessione con il suo carnefice, uno sguardo in più, una "tazza di tè". E il mondo è fatto di predatori, di persone che si nascondono dietro vite vacue, dietro famiglie da 'mulino bianco'. 

La 'proprietaria' di questa 'piccola renna', nel caso della vicenda, è una stalker seriale, che avrebbe finito anche per uccidere, se ne avesse avuto l'occasione. Talvolta succede. La cronaca italiana, senza andare lontano, ci ha consegnato la storia di Yara Gambirasio, ma ce ne sono tante nel mondo e nel nostro paese di Yara, di gazzelle che incontrano leoni. In "Baby Reindeer" il fatto che la stalker sia donna, obesa è marginale per il reato che si contesta, ma importante per capirne la psicologia: non si sente bella, non si sente amata, vive in povertà perchè marginata da precedenti reati commessi (nonostante una laurea in legge), Quello che conta è, come detto, tutto quello che le debolezze umane scatenano, creando corti circuiti e frustrazioni seriali, spesso tragiche e persino mortali. Per fortuna Richard Gadd è ancora con noi e ha potuto raccontarci di quando è stato una 'piccola renna', mansueta, tenuta per le redini.



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