Amici, amanti e… (No Strings Attached) - Ivan Reitman












Amici, amanti e… (No Strings Attached) di Ivan Reitman con protagonisti Natalie Portman e Ashton Kutcher, è una piacevole commedia politicamente scorretta, ma non troppo, come deve essere del resto “per un film da botteghino”
“Non so perchè ho aspettato tanto tempo per… “ dice Emma rivolgendosi ad Adam giunti all’inevitabile lieto fine… perchè ovviamente se no il film non sarebbe esistito mia cara… visto che il dipanarsi della trama, è quanto di più scontato ci si possa aspettare… ma ripeto, in fondo è giusto così, si farebbe un torto nei confronti dello spettatore se i due protagonisti non scendessero per così dire a patti.
A parte tutto ciò che può sembrare una critica, ma non lo è in fondo… il film dicevamo è gradevole… intelligente, scorrevole, ben scritto e diretto… con alcuni momenti davvero spassosi, tutti giocati su dialoghi serrati che hanno a che fare col sesso, vero e proprio motore della vicenda… visto come un’oasi di piacere e distacco dal mondo reale (o formale come direbbe Emma), fatto di relazioni che prima o poi sono destinate a perire,  che è invece rappresentato come una guerra… di sentimenti si intende…
già all’inizio del film, dopo il prologo, che vuole far intendere il ruolo immanente del destino (la parte più debole del film),  quando Emma ed Adam giungono al primo accordo (sesso amichevole, per usare un eufemismo) la frase che lo sancisce è la seguente:
“odio fare colazione, le bugie… e odio anche la guerra”
il montaggio rapido che ne consegue, che vede i due, accoppiarsi in ogni dove… è perfetto, in quanto tale, poichè rende lo spettatore partecipe della disfatta inevitabile che ne conseguirà… una sorta di coito interruptos dell’amore (che comunque alla fine trionferà!!! n.d.r.), siamo alla prima mezz’ora del film e con la memorabile frase del coinquilino di Adam:
“non riesco a concentrarmi sui miei porno, con tutto questo sesso vero attorno a me”… si chiude per così dire il primo capitolo del film…
Gli eventi crescono man mano intanto, sviluppandosi attorno al motivo dominante della gelosia, questo corpus si snoda in due mini capitoli, prima quella di lui (ovviamente), culminante con il regalo della compilation per le mestruazioni (esilarante), con la sorella di Emma che si sposerà presto (a insinuare i primi dubbi nella protagonista) e con i due protagonisti che si ritrovano:
“accoccolati vestiti.. forse dovremmo fermarci, constata Emma, che aggiunge:
-vai a letto con qualcun altra!
Il secondo mini capitolo, è naturalmente il controcanto del cigno “nero” (non ho resistito n.d.r.), stavolta infatti, è la furia di Emma a prendersi la scena, aizzata da un equivoco che Adam, giocherà nel miglior modo possibile… ovvero far si che lei ritorni da lui… fine?
E’ancora troppo presto, l’ultimo capitolo, quello che precede il classico happy end hollywoodiano… è quello riguardante la cosiddetta “prova”… i due escono insieme per “San Valentino”… il giorno più ”formale” dell’anno… non poteva finire che in questo modo:
“in questo modo è finto
-finiremo col litigare
-io voglio litigare
e ancora
-non voglio vederti più
-ha senso”
ancora la guerra… l’amore, l’impegno, il tempo… tutto troppo complicato evidentemente…
E a questo punto, sapete tutti come finisce la storia… riassumendo un film decisamente godibile, fatto bene, che forse poteva osare di più e limare qualcosina, ma comunque è apprezzabile la regia asciutta di Reitman… e ben calibrato il resto del cast, impegnato a dimenarsi tra macchiette di contorno e parodie più o meno velate, tra cui Kevin Kline, Cary Elwes, Greta Gerwing … la fotografia gioca sui chiaroscuri senza farlo notare… anche se questa intenzione viene resa palese al museo, il giorno di san valentino, quando la luce sembra abbagliare e i due incominciano a litigare, prima di essere scacciati fuori dal custode… magari forse non era nemmeno nelle intenzioni del regista, ma è sicuramente la scena più importante del film… il museo infatti è letteralmente custode del tempo (a cui l’amore è costretto)… la sua luce (niente di più formale… nel giorno di san valentino) che cerca di avvolgerli… li fa solo litigare… e così i due vengono scacciati da quel “tempio dell’amore” dal custode (formale) di quella sacralità… ma per fortuna o purtroppo l’happy end è alle porte, per rassicurare lo spettatore e consacrare per l’ennesima volta il sistema hollywoodiano.

Commenti

Translate