Un perfetto gentiluomo di Shari Springer Berman e Robert Pulcini




Come ti è sembrato il film? “Il film... beh... carino... tutto sommato... si, carino...” quante volte avete fatto o sentito queste battute, appena usciti dal cinema... facendo e guardando espressioni che si commentano da sole, visto il venir meno, il mancare “spontaneo” di altre parole...
Extra man, questo il titolo originale, è appunto un film “carino” che dir si voglia, con tutte le ripercussioni del caso, si intende... gode infatti di un ottimo Paul Dano, feticista e in cerca della sua sessualità... e di un sempre istrionico Kevin Kline, ambiguo, sessista mentore e accompagnatore per ricche anziane signore... di Katie Holmes e John C. Reilly, perfetti alter ego dei due, che fungono da specchio “per il loro cambiamento”, ed è sostanzialmente una raffinata commedia, che porta le firme di Shari Springer Berman e Robert Pulcini, che lancia tanti spunti interessanti, senza però centrare il bersaglio grosso... procedendo con garbo e stile, come si addice del resto al perfetto gentiluomo del titolo italiano, ma che risulta assolutamente priva di mordente... anche se a dire il vero “rispecchia paradossalmente” in toto i due protagonisti, le loro vite filmiche, che si intrecciano ricche di confusione, menzogne, piccoli segreti, taciuti a loro stessi in primis, per vivere e arrangiarsi, per finalmente “specchiarsi” e raggiungere così una consapevolezza del proprio essere, che dia forza ad entrambi per continuare, dopo avere imparato l’uno dall’altro.
Ottima la fotografia, funzionale la regia... entrambe al servizio “di una fanciullezza irrimediabilmente perduta”, che contraddistingue i tratti salienti dei due... questa si, ben resa per immagini e suoni... con tocchi poetici di entrambe che rimangono però pennellate sfocate, visto che la sceneggiatura purtroppo si adegua a questo “standard”, a questo passo “narciso e lemme”, nonostante la convincente trovata della voce off “fittizia”, rimembrando gli amori letterari del giovane Louis/Dano, adagiandosi in un certo qual modo, auto compiacendosi... come i dandy spiantati che racconta, in cerca di ereditiere e quindi è il film stesso a non andare oltre, mancando nella sua struttura base, nel suo motore filmico, nonostante i personaggi sembrano acquisire alla fine del percorso “una presunta maturità”... 
La storia insomma di per se, rimane in superficie, in un piano quasi “snob” per restare in tema... oltre a latitare, quando ci si aspetta “quello scarto essenziale”, che fa di una commedia, seppur gradevole, un ottimo film e non un film “carino”.

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