Giorgio Canali e Rosso Fuoco - Rojo




E proprio nei giorni in cui Giovanni Lindo Ferretti diventa editorialista di Avvenire, ecco arrivare l’ennesima perla barricadera del compagno di mille battaglie Giorgio Canali.
Carico e cinico, sincero come un amico spietato e ubriaco alle 4 del mattino, tremendamente reale e assolutamente intollerante al non pensiero di questi tempi vuoti e morti, accompagnato ancora una volta dai suoi Rosso Fuoco, Canali pur non aggiungendo nulla di nuovo sotto il profilo strettamente musicale, che si mantiene su un rock chitarristico, ben sostenuto dalla sezione ritmica, veloce e privo di fronzoli, con le ottime solite ballad che spuntano qua e la come d’incanto, torna che è un vero piacere, vomitando brutalmente le sue verità, come un vulcano in piena eruzione, riducendo tutto a brandelli, speranze comprese,lasciando il posto a un’ironia che più amara non si può,affondando il coltello nella piaga... un vaffanculo di vero cuore insomma messo a nudo, con vitalità e irriverenza, come ci aspettavamo a dirla tutta, ne più ne meno, dal grande Giorgio Canali:

 01. Regola #1: “ ... se non ora quando” “regola numero 1 spaccare tutto” “il papa veste prada”... e così via, a colpi di slogan “per l’immaginario collettivo” si intende. In questa traccia d’apertura troviamo il classico rock pastoso di Canali e soci, incazzato e invettivo... niente di nuovo sotto al sole,  dunque ma specialmente di questi tempi... meno male.

 02. Ci sarà: con l’armonica a impreziosire le parti strumentali, un’altra traccia di solida potenza evocativa, "a invocare" una possibilità, una via d’uscita o una ragione:
“ ci sarà un disegno divino che riempie di trappole questo cammino... una ragione ci sarà”

 03. La tempesta (feat. Angela Baraldi) : ed eccoci giunti alla prima ballad, con la voce sgraziata e maledettamente efficace di Angela Baraldi a cantare “quell’amore che ci ha ridotto a brandelli così tante tante tante troppe volte...” con l’armonica ancora una volta sugli scudi.

04. Carmagnola #3: ritornano i “cari ritmi tirati” e “la rivoluzione” come unica alternativa possibile... “visto che non se ne vanno con i per favore” e che del resto “evidentemente”:
“e ci piace perdere facile che tanto c’è il premio di consolazione”

05. Controvento: e come la calma dopo la tempesta, arriva puntuale e struggente un’altra intensa ballad, “ignorando il ritmo del traffico” e “le radio affollate dai soliti stronzi da stadio”... seguendo la scia di quella M.me e Mr Curie che chiudeva Nostra Signora della dinamite... “ripartendo attraverso la notte”

06. Morire di Noja: altro robusto rock alla canali tirato a lucido, con interessanti stacchi nei ritornelli, dove il nostro invoca a pieni polmoni “la libertà di essere vivo e di morire di gioia” del resto:
“cosa ci resta da perdere oltre all’orgoglio di essere niente”

07. Treno di mezzanotte: una delle migliori ballad di questo Rojo, in quanto la vena poetica e la voce di Canali ben si sposano con l’incedere blues sporco, sinuoso ad alto tasso erotico del brano, da segnalare ancora un suggestivo finale strumentale demandato ancora una volta all’armonica:
“... ma Alice guardando i gatti ha imparato a scopare” 

08. Sai dove: In questa traccia c’è tutto il Canali e il suo anticlericalismo al suo massimo, diretto e “puro” forse come non mai, il pezzo paradossalmente non è nemmeno uno di quelli dei più tirati... come se il nostro volesse in un certo qual modo dar precedenza alle parole... che arrivino a destinazione, nella loro brutalità, sincerità: 
“prima mi condannano a nascere poi mi negano la libertà di andarmene via...”

09. Un crepuscolo qualunque: uno dei brani migliori del lotto,  suggestivo e ammaliante, col ritornello che spezza l’incedere caracollante per stagliarsi nitidamente e lucidamente nella sua cruda verità: 
“sogni ciò che ti hanno continuato a sognare, continua a dormire”

10. Risoluzione strategica #6: è un blues semplice quanto trascinante a cui Canali affida la sua amarissima ironia, che ci accompagna verso la fine di questo ennesimo coeso capitolo della sua discografia:
“ridendo e scherzando ce l’abbiamo in culo”

11. Orfani dei cieli: “in una prova generale di diluvio universale”... “come se avessimo bisogno di un’altra canzone di merda con la pioggia dentro”... ” come se avessimo bisogno di innamorarci delle ragazze di un bar che ci danno da bere”... “ come se fosse la prima volta che ci si innamora”... come se avessimo bisogno di imparare ancora”... c'è altro da aggiungere?

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