Canzoni per Natale



Si avvicina Natale e... facciamo un pò la conta, ci scusiamo prima di iniziare, se all'appello manca qualcuno... allora, Paolo Conte, best of di grandi classici più un inedito,  Renato Zero, due inediti più i suoi brani più "trasgressivi", Lucio Dalla, duetto con Mengoni e repertorio dimenticato,nuova versione di Eden per i Subsonica più un inedito e una cover di Battiato,  Davide Van de Stroofs, best più due, poi ci sono quelli del cd/dvd live, Daniele Silvestri,dvd live più cd deluxe edition dell'ultimo album più tre inediti,idem per Gianna Nannini più uno, Fabrizio Moro che aggiunge due inediti ( tra cui la canzone dedicata al caso Cucchi) e il Liga nazionale che da il via alla sua celebrazione con "Campovolo", film, cd, dvd, tre inediti e quant'altro, i Perturbazione invece, così come fatto dai Baustelle, ripubblicano l’album, dal quale tutto è cominciato, "In Circolo", in occasione del decennale... con tanto di brani sentiti qua e la e vere e proprie outtakes... e persino "l'anima salva" di Fabrizio De Andrè", volente o nolente, si prepara per Natale... 
Riepilogando,  best of, live, dvd, re-packeging (con inediti e rarità ci mancherebbe), escono a getto pressocchè continuo dalla "florida discografia italiana".
Quale periodo migliore del resto, dove tutti siamo fieramente e fintamente più buoni per confezionare prodotti “raffazonati” per forza di cose  e invadere i mercati a costo zero e “gioco di parole permettendo”, regalare idee per i regali di Natale?
Fra i regali non propriamente discografici, ma quasi, vanno inserite e a ben donde la titanica sfida di biografie, Vasco Rossi vs Giorgio Canali, che vedrà certamente vincere a mani basse il primo, ma noi non possiamo esimerci dal consigliarvi "Fatevi Fottere" del Rojo Canali.
Alla fine della giostra, il giochino auto celebrativo, in occasione delle ricorrenze per antonomasia, è un qualcosa di stucchevole, anche se ne si comprende benissimo il motivo... anche perchè molto spesso sono operazioni che portano scritto sulla confezione la dicitura "only for fans" e per questo, anche se avevamo a lungo cullato l'idea, eviteremo di recensire gli inediti o presunti tali di tutte le confezioni natalizie citate.
Ci permettiamo una considerazione su Sogno Numero 1, (dove l'unità implica già il seguito) che vede De Andrè e la London Synphony Orchestra, diretta da Geoff Westley, duettare con Battiato, Capossela... un' operazione "chirurgica" nel vero senso della parola, in quanto la stessa Dori Ghezzi ha ben spiegato come i master della voce abbiano dovuto subire inevitabili e numerosi adattamenti, per far andare a tempo la voce del mito con i nuovi arrangiamenti orchestrali... per un album davvero sovrannaturale... Ci viene spontaneo chiederci "il perchè", tralasciando la bellezza di ascoltare De Andrè anche in questa veste insolita... 
Per tutto il resto... "di inedito" mica tanto (ndr), c'è l'immensa voce di Mina... "Piccolino", questo il titolo del nuovo album, è il solito lavoro di classe, stavolta rispetto ai precedenti lavori meno sperimentale, una decisa virata sul versante classico, che vede tra gli altri Giorgio Faletti e Giuliano Sangiorgi tra gli autori... quest'ultimo insieme a Jovanotti, Battiato, Pacifico, è anche autore del nuovo lavoro di Adriano Celentano,"Facciamo finta che sia vero"... "Unica" invece è la nuova proposta di Antonello Venditti... l'album solista e strumentale udite udite di Beppe Carletti dei Nomadi,"L'altra metà del'anima" mentre Danilo Sacco ha lasciato il gruppo e Piero Pelù "Squalo o meno" è tornato, ma i frutti li avremo solo col nuovo anno, così come per "Il mondo nuovo" del Teatro degli orrori", album dedicato e ispirato da storie di immigrazione.... ma tornando al Natale che arriva, ovviamente la sfida della sfide, quella più avvincente, in termini di vendite, si intende, rimane quella fra "Inedito"(vedi un pò che titolo) della Pausini, sempre uguale a se stessa e "L'amore è una cosa semplice" di Tiziano Ferro, con quest'ultimo che comunque rimane anche in termini di rinnovamento, una spanna sopra.  
Ci facciamo forza che almeno fino ad ora, restando in Italia, non ci sia una novella Irene Grandi pronta a riproporci il classico repertorio natalizio, come un Michael Bublè o una Mariah Carrey qualunque. 
Noi intanto ne approfittiamo per farvi gli auguri in anticipo. 

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