Musica & Altrecose



“Musica & Altrecose” è il nome di una interessantissima manifestazione che ha aperto i battenti un paio di settimane fa e che si protrarrà fino a Maggio nella cornice dell’Hotel Acos di Marsala.
Serate in cui la cultura è stata e sarà la protagonista, in un ideale incontro tra la grande musica internazionale, la letteratura, l’arte e...il buon cibo.
Ideatore del progetto è il musicista e cantautore Gianfranco Buffa, da anni ormai adottato dalla Francia.
L’idea è quella di portare a Marsala grandi musicisti stranieri e farli perchè no, interagire anche con i musicisti locali, in un vero e proprio scambio culturale.
Scambio culturale che come dicevamo poc’anzi, contiene anche un momento letterario,"Te lo presento io" dove è il pubblico assoluto protagonista e che dovrà “presentare” e dunque consigliare, un libro, un film, un disco...
e il momento culinario, con la degustazione fornita dall’Hotel Acos.



- “Facciamo pochi dischi, ci piace soprattutto la collaborazione tra noi artisti “manouches” e suonare dal vivo. Il nostro ultimo lavoro strumentale si chiama “Flame in Jazz” e suoniamo insieme dal 2000”.



Con queste poche parole si sono presentati i protagonisti della prima serata, Bernard Scotti e Alain Palumbo, del duo “Les frères manouches”, due straordinari chitarristi che appartengono ad un particolare genere, la “manouche”, che  unisce le sonorità gitane con sonorità swing, jazz e musette, il cui mentore è stato l’immenso Django Reinhardt. Scotti e Palumbo, il primo chitarrista solista ed il secondo perfetto sparring partner, hanno riproposto classici del repertorio “manouche”, incantando il pubblico presente con la magnifica tecnica chitarristica e la velocità degli assoli, supportati degnamente in alcuni brani, dall’incantevole voce di Christiane Rabi, tra l'altro moglie di Scotti, straordinaria cantante canadese e dalle magistrali esecuzioni di Giacomo Bertuglia al contrabbasso e Michele Pantaleo alla chitarra elettrica, senza tralasciare l’apporto di Buffa che si è cimentato in un suo classico.


Noi per presentarvi questa manifestazione, che continueremo a seguire nel corso degli eventi, abbiamo realizzato un’intervista con l’organizzatore, Gianfranco Buffa: 


Musica, letteratura e... cibo... in una parola arte, com’è ti venuta l’idea di proporre questo tipo di rappresentazione? C’è molta interazione tra gli artisti e il pubblico, è sicuramente una cosa insolita, nuova... dove c’è una sorta quasi di rapporto empatico, di scambio culturale... senza tralasciare quello fra i musicisti di diverse etnie


Quella che tu chiami giustamente « interazione » nel mio immaginario semantico prende il nome di « scambio sentimentale immediato ».E’ da li che dobbiamo partire per capirci !
Certo questo rapporto empatico di cui tu parli é la chiave di volta di tutto quello che é successo e sperimamo succederà ancora al Lounge Bar dell’Acos o altrove se ci cacciano via per « lesa intimità ».
Nella mia carriera di musico e cantautore da strapazzo mi é sempre capitato di conservare un ricordo particolarmente emozionante solo di quei concerti dove  ho avuto una empatia effettiva e sincera con la gente (publico !) che ascoltava le mie nefandezze !Volevo quindi ricreare con un occhio da spettatore « romantico » questo desiderio di farsi cullare in uno stato di totale ebrezza da un evento nella sua totalità !Un evento dove tutti i sensi e le sensazioni possano non uscirne frustrati , dove il publico ha potuto giocare il suo ruolo di attore, di amico degli artisti.Meglio ancora , poi, se questi artisti vengono da altre realtà etniche e sociali ! Nessuno puo’ e deve scappare alla conoscenza dell’altro come differenza !E’ tutto quello che ci rimane come ricchezza reale ! I tre musicisti , infatti, sono rientrati in Francia estasiati e sono sincero.


Sarebbe proponibile invertire lo scambio? Ovvero realizzare degli eventi strutturati in questa maniera in Francia?

Certo che é proponibile lo scambio !Già in parte si è realizzato, visto che Giacomo Bertuglia, Michele Pantaleo e Nicola Giammarinaro sono già venuti in Francia per incantare con le loro gesta  un publico molto esigente come quello del Festival Internazionale della Chitarra dove abbiamo suonato per esempio nella stessa data come opening to con John Scofield.Certo prevedo anche di inviare allo sbaraglio i soli musicisti (loro ed altri se potro’) sulle scene Francesi , ma sai che é un lavoro molto lungo !Delle volte si aspetta una telefonata per un particolare tecnico per 3 giorni…Prova a moltiplicare questo tempo per tutti gli artisti , i loro capricci (sola cosa di cui andiamo fieri !) e potrai capire da solo come sia difficile organizzare non solo una stagione intera ma anche una data. Quindi per rivenire alla tua domanda… si, é possibile ! Solo che debbono verificarsi tutta una serie di eventi che mi/ci permettano di avanzare !Per adesso i musicisti scendono o salgono , nel caso dei tre precitati, perché sono degli amici e anche musicisti di calibro rilevante.Spessso lo fanno per il piacere di condividere un momento con me e di questo devo dirti sinceramente che ne sono fierissimo, forse più del fatto di esibirmi ! E’ splendido avere la stima e l’affetto di grandi artisti e gente con un cuore grande cosi’ ! Non pensi ?


Naturalmente... Ci fai qualche nome o puoi darci qualche anticipazione sulle prossime serate?

Per il momento ci sto lavorando ! Come dicevo a una amica é un debito morale che ho con la mia Itaca che amo e odio allo stesso tempo !Facciamo tutto gratis e spesso rimettendoci.Tore Adamo per la precedente manifestazione ci ha rimesso quasi un migliaio di euro e io meno della metà, ma insomma.. Pero’ alla fine quando sono partito ci siamo guardati negli occhi ridendo dicendoci « OK !Continuiamo ! » e sono salito sull’aereo.
Questo per dirti che ho quasi chiuso, come si dice in gergo , quasi tre serate :

-Una con il grande Joele Allouche , batterista di una finezza indicibile.Uno dei miei preferiti sui piatti !!! Come sempre ci sarà l’osmosi con dei musicisti siciliani di grande valore come nel nostro spirito !

-Un'altra serata con Fabienne Dondard, grandissima accordeonista  che ha messo su per scherzare un piccolo programma con le più belle « chansons francaise » del primo novecento !
Stile « valse musette » per capirci…

-Un'altra data prestigiosa al punto di essere unica in Italia dopo quasi dieci anni ( la prima fu al Metropolitan di Catania) Antonello Salis (il fisarmonicista che Pat Metheny definisce « unico ») e Gerad Pansanel risuoneranno quella perla di disco che si chiama « Beatles » e di cui non ti nascondo una certa fierezza nel presentarlo ! Insomma non ho paura di affermare che é un programma degno di una stagione di una grande città !


Parlando di te... che combini in questo momento, nuove canzoni all’orizzonte?

Che combino ? Cerco! Cerco come dare forma a quelle cose a cui vorrei sempre togliere forma cioé , le canzoni !Sto lavorando in un album in siciliano !Ma non voglio che nelle canzoni si possa intravedere nemmeno un neutrone di Sicilianità se non giusto la lingua che utilizzo per esprimermi.Penso che la nostra sicilianità non sia un fatto folklorico  e che quando lo é diventa pregiudizio artistico e quindi cerco di fuggirla in questo senso !
Siamo siciliani nell’essenza ! Figurati se una bella donna dovesse profumarsi ogni mattina con un ettaro di foglie di rose ! E’ la quantità esatta che serve per estrarre un 10 ml di essenza pura ! 

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