Intervista ai 373°K

I 373°K, sono un gruppo rock bolognese, che ha rilasciato quest'anno l'interessante album d'esordio "Spiriti Bollenti", che trovate a questo link:
Noi per farveli conoscere meglio, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il cantante della band, Tia Villon,a voi:

Come nascono i 373°K (volutamente scritto in modo sbagliato) e quali sono i vostri riferimenti musicali

Noi 373°K siamo nati nel 2008 a Bologna e solo dopo vari cambi di formazione, nel dicembre 2010, siamo giunti alla line-up ufficiale che ha registrato il disco “Spiriti Bollenti” nel febbraio 2011. Tia Villon, voce e pianoforte, Stefano Venosta, chitarra ritmica e cori, Vincenzo Adduci, chitarra solista, Rocco Romani, basso 
elettrico e Francesco Lupi, batteria. Siamo tutti studenti al DAMS di Bologna e ci siamo conosciuti lì, tra una lezione e l'altra, ancor prima di suonare insieme. 
Per quel che riguarda i riferimenti musicali posso dire che sono molti in quanto veniamo tutti da esperienze musicali varie... indubbiamente per il nostro primo album - Spiriti Bollenti - i riferimenti musicali possono essere: il rock italiano anni '90 (per cui i Litfiba di “Terremoto”, i Ritmo Tribale, i Timoria, i Karma, il primissimo Ligabue) e sicuramente anche il rock americano e tardo ottantiano (i Guns n' Roses hanno la loro 
buona parte). 

Dalle vostre note stampa, il rock è straniero per antonomasia ma si può fare decisamente anche in italiano, insomma “traducendo”: E’ solo rock’n’roll ma ci piace. 

Si hai detto bene: è solo rock 'n' roll. Ci piace, ma ci piace parecchio; personalmente ho sempre considerato il rock’n’roll come un genere di musica che scuote gli animi e la mente... e di questi periodi ne abbiamo veramente bisogno. 
Quindi rock 'n' roll diventa più un'attitudine che un genere musicale e se considerato così, la lingua scelta diventa più una scelta espressiva piuttosto che una “traduzione” dall'inglese; se devo rappresentare la “mia attitudine rock’n’roll”, lo faccio nel modo più semplice possibile: con la mia lingua... questo è il 
ragionamento cristallino che sta dietro al poter fare rock anche in italiano. Ovviamente non è detto che sia semplice; soprattutto in fase compositiva bisogna fare i conti con una lingua più sillabica rispetto all'inglese e di conseguenza poco flessibile.

Come avviene il processo creativo dei vostri brani? 

Quasi sempre lo scheletro dei brani lo scrivo io (Tia Villon), componendo linea melodica vocale, testo e struttura generale della canzone (partendo da idee, mie oppure grazie a riff che saltano fuori quasi magicamente, o datomi da Vincenzo, piuttosto che Stefano). Una volta completata la pima parte, portiamo in 
sala prove il brano e inizia il lavoro di arrangiamento che può condurre anche a stravolgere completamente la struttura inizialmente pensata. 
Per quel che riguarda i testi, generalmente preferisco fare riflessioni, più che raccontare, o quanto meno far passare dentro testi che in un primo momento possono sembrare semplici“storielline”, messaggi molto più complessi e articolati. Queste sono riflessioni che nascono dalle mie letture, dall'osservazione del mondo in cui ci troviamo immersi ogni giorno e dal toccare con mano una società sempre più apatica e sempre meno interessante.

Com’è la scena bolognese e più in generale cosa ne pensate di quella italiana. 

Sembrerebbe che la scena italiana si stia muovendo molto! A Bologna per esempio, ci sono molte rock band emergenti e i palinsesti delle web radio che trasmettono rock italiano emergente sono sempre ben forniti di materiale; quindi credo che la voglia di far musica in Italia ci sia, sebbene sia sempre più difficile 
riuscire a proporsi e ancor più farsi notare. 
Per quel che riguarda il rok italiano contemporaneo, gruppi interessanti e che apprezziamo ce ne sono; ad esempio i Bud Spencer Blues Explosion sono una band che stimiamo e che ascoltiamo parecchio, o magari andando indietro di qualche anno Le Vibrazioni è un altro gruppo che ci piace. Vi sono anche proposte di cui, pur essendo lontane dal nostro rock, non possiamo non riconoscerne la qualità: ad esempio Il Teatro Degli Orrori. Insomma crediamo che il rock italiano esista, con tutte le sue sfaccettature, e che non si riduca solo a quei due o tre grandi nomi.

Il vostro album è in free download e auto prodotto, è questo il futuro della diffusione della musica o credete quanto meno che le piccole etichette discografiche possano ancora 
tornare utili per i gruppi emergenti?

Purtroppo sicuramente i tempi bui che corrono non incidono positivamente sulle piccole etichette discografiche. Abbiamo la netta impressione che arranchino e lottino duramente giorno dopo giorno per sopravvivere. Abbiamo quindi pensato che per promuoverci, almeno per adesso, il free download sia il 
metodo migliore. In futuro si vedrà... la speranza che qualcuno si interessi al nostro progetto c'è sempre!

E in riferimento alla domanda di prima, diviene per la promozione ancor più importante l’aspetto live... avete qualche aneddoto curioso da raccontare ai nostri lettori.

Sì, come dici tu il live è sicuramente a livello promozionale un elemento importantissimo... e durante i Live di cose bizzarre ne accadono; ad esempio a Luglio 2011, durante un concerto ad una festa della birra nel lodigiano, un signore dell'organizzazione viene a stringermi la mano nel bel mezzo dello spettacolo e 
mi dice che è da tanti anni villeggiante a Roncobello (BG), il paese dove sono nato, e mi aveva riconosciuto. 
Il tutto ovviamente è successo nello stupore generale. Oppure durante uno dei nostri primi live nel 2009,durante una festa della birra nel bergamasco, mentre suonavamo “El Diablo” dei Litfiba per divertirci un attimo, due ragazzi completamente sbronzi sono saliti davanti al palco e si son messi a fare mosse da loro 
ritenute “sensuali”... puoi capire che bello “spettacolo”! 

Inevitabile ultima domanda, progetti per il futuro, nuovo album, date... 

Attualmente stiamo lavorando a due o tre brani nuovi “di zecca” che, insieme ai brani non presenti su Spiriti Bollenti ma che fanno parte del nostro reportorio da tempo, andranno indubbiamente a costituire la track-list del prossimo album... quando lo faremo! A gennaio poi cominceremo coi live del 2012 e ne vedremo delle 
belle!

Grazie per la disponibilità, alla prossima e teneteci aggiornati.

Sicuramente, grazie a voi e alla prossima... Rock on!

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