"Non credo di esser superiore anche io guardo Sanremo e come diceva Gandhi vincere e vinceremo" (Terza Puntata)



Patti Smith, Brian May, Noa e... Rocco Papaleo, si, avete letto bene... e sarebbe stato fantastico se d’incanto fosse spuntato Daniele Silvestri, che nella incisione originale del brano “Foca”, lo sbeffeggiava dicendogli: - Non scriverai mai una canzone come L’uomo col megafono e il buon Rocco, per tutta risposta: - L’uomo col megafono?!?! Come a dire che non era poi tutto sto gran pezzo... scherzi fra amici insomma, come l’atmosfera che si è respirata all’Ariston in questa terza serata, dedicata alla musica italiana nel mondo... una vera e propria festa che non ha mancato di emozionare, specie con l’apparizione dei due mostri sacri citati all’inizio e coi ricordi di Bigazzi e Mimì (nonostante Gigi D’Alessio)... ecco il nome tra parentesi, passando alle cose più futili e divertenti, si è inventato o meno (potrebbe essere vero per carità), uno scambio di demo, inviando a Macy Grey (una abituata a duettare con Carlos Santana e Natalie Cole) non il provino per Sanremo, ma una nuova “Bellissimissima” canzone del nostro, che, ed è questa la cosa più incredibile, lei pare abbia apprezzato a tal punto, da comparire così nel suo ultimo album... ovviamente la canzone che vanno ad eseguire è il solito brano alla D’Alessio con una sfilza di luoghi comuni “sull’ammmore”, quello “verissimo”, da far impallidire un’intera provincia e non ci spingiamo oltre.
Ma il vero boom è stato ad inizio serata, quando la Civello ha duettato con Mr Bombastic, ovvero Shaggy... vi confessiamo che non ci siamo più ripresi dopo la loro esibizione, l’unica davvero senza alcun senso di logica, in quanto l’accoppiamento musicale era quanto di più lontano immaginabile e il risultato è stato francamente penoso, ma altamente spassoso, visto che Shaggy per accoppiamento aveva evidentemente capito tutt’altro e la generosa scollatura della Civello era per lui come “i maccheroni” per Alberto Sordi.
Ultimo siparietto da tramandare ai poster... Morandi che balla con la Pellegrini (che voleva al festival in veste di presentatrice) e fin qui... il perchè di quegli occhiali, qualcuno dovrà prima o poi spiegarlo.
Niente voti dunque stasera, siamo buoni, doveva essere una festa e così è stato... anche mentre veniva irrimediabilmente segnato il tragitto dei Marlene, a tal punto, che in nome dei buoni sentimenti, è stata concessa al pubblico, l’occasione di sentire anche Samuel dei Subsonica in Canzone per un figlio, evidentemente i giochi erano abbondantemente chiusi... i nostri paladini, che abbiamo tanto bistrattato (per amore si intende), vincono meritatamente il premio della stampa per la miglior interpretazione con “Impressioni di settembre”.
Si è salvato e giustamente Carone, non ce l’ha fatta la Fornaciari, che comunque ha cantato con un mito vivente, passa invece, com’era prevedibile, spinti più dal ricordo per i tempi che furono (parliamo di Loredana si intende), il folcloristico duo Bertè/D’Alessio.
Restiamo “tecnici”, siamo quasi alla fine, domani i duetti sul brano in gara, che di solito rivalutano molte composizioni e poi il gran finale... non ci resta che attendere.

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