Intervista a Marco Notari


Ciao Marco, intanto i doverosi complimenti per questo ultimo “parto”, ma anche per i precedenti... Dalle sonorità post rock degli esordi a... Io? Come sei arrivato a questo risultato e se saranno queste, le coordinate musicali in cui intendi muoverti prossimamente

Innanzitutto grazie mille per i complimenti. Credo che l’evoluzione del mio sound attraverso questi tre dischi sia avvenuta in maniera molto naturale. Se “Oltre lo Specchio” rappresentava un punto di partenza e “Babele” era un disco per così dire esplorativo, penso che “Io?” segni un punto d’arrivo a livello di sonorità, grazie anche al lavoro del produttore artistico Andrea Bergesio che ha suonato in prima persona buona parte delle tastiere e delle programmazioni. Tra noi si è creata da subito un’ottima sintonia e credo che siamo riusciti nell’intento di creare un mondo sonoro personale. Sono diminuite le distorsioni e sono aumentati i pianoforti, i glockenspiel e le tastiere in generale. Abbiamo usato gli oggetti più svariati per creare delle parti percussive (tra cui un enorme scatolone di cartone che avevamo in sala prove) ed abbiamo inserito diversi elementi orchestrali: fiati, archi, grancassa e anche l’arpa in due brani. Questa dimensione acustica mi affascina molto in questo momento, e credo che il mio prossimo disco potrebbe andare in questa direzione anche se per ora è prematuro dirlo.

Noi nella recensione, pur affermando che era un ottimo lavoro, dicevamo che in qualche modo potevi anche andare oltre, ovvero potevi maggiormente esplorare “i nuovi territori intrapresi, musicali e non”, sbagliavamo o meglio... ad oggi, rifaresti le stesse scelte?

Sì, anche perché in realtà non si è trattato neanche di compiere delle scelte ma semplicemente di assecondare il mio istinto musicale. Sono molto legato a questo disco perché penso rappresenti con grande sincerità ciò che ero nel momento in cui l’ho realizzato, sia a livello di sound che di testi.

Tralasciando il discorso del tuo ultimo lavoro, come avviene il processo creativo in generale e/o se è cambiato nel corso degli anni

In generale non ho orari del giorno o rituali particolari per comporre, semplicemente nel momento in cui sento arrivare uno spunto creativo se ho uno strumento o anche solo un registratore a disposizione cerco di assecondare quel momento. Nella maggior parte dei casi nasce prima la musica, raramente il testo arriva di getto subito dopo (in questo disco è successo per “Le stelle ci cambieranno pelle” ed “Io, il mio corpo e l’inconscio”, salvo alcune modifiche successive). Spesso per scrivere le parole e chiudere un testo impiego parecchio tempo, anche mesi. Naturalmente nel corso degli anni sono cambiati sia i momenti che ho a disposizione per comporre sia i luoghi, ora sono molto più spesso in giro rispetto al passato, ma non è cambiato il mio modo di approcciarmi alla composizione.

Proiettandoci nel futuro, cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo album?

Forse è un po’ prematuro parlarne, prima del nuovo album sono previste ancora un paio di pubblicazioni intermedie contenenti materiale inedito, tra cui l’ep “La terra senza l’uomo” uscito la scorsa settimana. Come accennavo prima, però, in questo momento sono molto affascinato dalla dimensione più acustica della musica.

Parlando più in generale, come vedi lo stato della musica italiana, indie e non e cosa pensi di streaming, download e compagnia “cantante” come mezzi di promozione

La musica indie italiana, se ha ancora senso usare questo termine, mi sembra molto viva da un punto di vista artistico quanto in difficoltà dal punto di vista del mercato. Purtroppo al disinteresse quasi generale da parte dei grandi media si è sommata la perdita della maggior parte di quei pochi contenitori importanti che ancora riuscivano a convogliarla verso un grande pubblico. Penso che il web, che sicuramente in parte è responsabile di questa crisi, se utilizzato nel modo giusto possa diventare uno strumento molto potente per un rilancio del settore e per raggiungere un pubblico più ampio. Proprio in questi giorni sto utilizzando facebook per regalare a chi diventa fan della pagina ufficiale www.facebook.com/marconotariofficial il nuovo ep “La terra senza l’uomo”, che contiene materiale inedito oltre a versioni live e remix di brani di “Io?”.

Ringraziandoti per la disponibilità, quando potremo e dove, vederti dal vivo

La prima parte di tour finirà questa settimana, con le date di Trento e Brescia, con le quali raggiungeremo il ragguardevole traguardo di 45 concerti in sei mesi. Ad aprile e maggio stiamo organizzando una serie di secret concerts nelle principali città italiane, mentre da giugno sarò sui palchi dei festival estivi. Il modo migliore per rimanere aggiornati sul tour è consultare il mio sito www.marconotari.it.
Grazie mille a voi per l’intervista.

Commenti

Translate