Piccole bugie tra amici di Guillaume Canet



Ovvero "Il Grande Freddo alla francese", che ha il suo limite nella forse eccessiva durata e nella trama non troppo originale, ma che mette insieme un mix narrativo intenso e godibile, dove comicità e riflessione vanno di pari passo, procedendo sempre con garbo e classe, senza mai eccedere o calcare troppo la mano, pur nelle isterie dei personaggi e pregio maggiore senza annoiare e senza fasi di stanca, nonostante come dicevamo, le due ore e mezza di visione... dove magari qualche passaggio poteva tranquillamente essere risparmiato, avrebbe portato a una coesione maggiore e ne avrebbe guadagnato in scorrevolezza.
Guillaume Canet dirige una grande squadra attoriale, con tra gli altri François Cluzet, Marion Cotillard, Benoît Magimel, Gilles Lellouche, Laurent Lafitte, diligentemente al servizio della sceneggiatura dello stesso regista,  tratteggiando i personaggi con maestria, tant'è che bastano pochi passaggi per metterli a fuoco, un'umanità varia ed eventuale, accumunata sostanzialmente da un egoismo di fondo, filmata con stile e restituita su grande schermo con tutte le sue peculiarità e i suoi disagi nascosti tra le piccole bugie appunto.
Menzione d'obbligo per la compenetrante fotografia di Christophe Offenstein e la stupenda colonna sonora.

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