Pollo alle Prugne di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud



Una fiaba "vitale" sull'esistenza, nonostante le apparenze, che procede a rigor di metafora, regalando "magia" allo spettatore, specie al più ingenuo... nel senso nobile del termine, perchè sono appunto gli occhi nuovi del bambino " tutto meraviglia" o del sognatore più incallito che ci vogliono per gustare al meglio questo "Capolavoro", a firma Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud.
Una macchina narrativa e attoriale (gli eccellenti Mathieu Amalric, Edouard Baer, Maria de Medeiros, Golshifteh Farahani, Eric Caravaca...) tanto perfetta quanto umana... nel restituire calore, emozione e piacere della visione, per quello che è alla fine razionalizzando (tralasciando i temi più probanti di "Persepolis" che restano tuttavia evidenti ma presenti nel sottofondo "anima del film"), un sentito e caloroso omaggio alla storia del cinema, tra citazioni e generi passati in rassegna, sempre con infinito gusto e stile, assolutamente originali (dal neorealismo a Sofia Loren, con un occhio a i sogni Felliniani, le partite con la morte di Bergman, "i quadri" di Kurosawa, ma c'è posto anche per la parodia della commedia americana o meglio ancora dell'american dream... per un certo garbo visivo e narrativo francese, per giungere all'origine, al cinema muto, quando non servono più parole... e la passione è ormai lacrima amara e non goccia di neve stupore) tra andate e ritorni, autobus sgangherati, sigarette e sguardi... e scelte imposte, egoismo e autodistruzione ... del resto: 
-"Il fumo è il nutrimento dell'anima"... e ancora musica e amore, inevitabilmente un tutt'uno, movimenti di macchina sontuosi, evocativi e sinuosi e una fotografia davvero eccelsa, dove nonostante tutto:
- "Il soffio della vita in lei non trova più un varco"... 
Surreale visionario "oppiaceo" poetico,  intenso e romantico dove mirabilmente, alto e basso si mischiano con estrema naturalezza, conferendo al corpus filmico una coesione inappuntabile, che ha i contorni lievi del narrare su un ballo tragico, antico e maestoso per la purezza candida che emana trasporto ad ogni fotogramma:
"Conosco la passione e so che come arriva, se ne va... la vita è un'altra cosa"
Se non lo andate a vedere, fate del male a voi stessi.

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