DuraMadre - Eva


Se Gianmaria ed Elisabetta hanno già sfornato due lavori come Sick Tamburo, Eva, la voce dei Prozac+,a parte l'esperienza con i Rezophonic, giunge solo adesso a far sentire la sua voce, rilasciando un esordio convincente, grazie anche all'aiuto di Max Zanotti.
Duramadre mischia senza mai strafare new wawe, dark, pop ed elettronica, ritmiche e parole ossessive eppure morbide, leggiadre nel suo dispiegarsi, frutto delle ottime trovate armoniche e in sede di arrangiamento, ma anche e soprattutto per la versatile voce di Eva, che cantilene a parte, specie nelle prime tracce, marchio di fabbrica che l'avvicina irrimediabilmente agli ex compagni, si stacca da loro, prende il volo è il caso di dirlo, nel lato b dell'album... 
dove si respira  aria nuova e la voce di Eva torna a sorprendere e a farci salutare questo suo ritorno con affetto e senza nostalgia dei tempi che furono, ma con rinnovata speranza:

1. MaleNero: cupa, lenta e martellante, per aprirsi con un ritornello che è una suggestiva cantilena oscura e melodica, peccato per qualche rima un pò banale in alcuni passaggi del testo:
"cavalcando il buio fra le onde"

2. 6: mischiando dark,new wawe e pop, il brano raggiunge buoni risultati, grazie anche al pregevole lavoro chitarristico, il basso ben presente e l'uso dei cori: 
"sei come non sarò mai sei come mi vorrei"

3. Cadono le nuvole: giocando con i numeri, Eva vira qui verso suoni più morbidi e pop, smussando i toni rispetto alla traccia precedente, ma l'impatto new wawe resta ben impresso:
"cadono nuvole lontano da me"

4. Il Giocatore: "tu catastrofe annunciata"... sonorità elettroniche d'antan, sicuramente d'impatto, assolutamente trascinante le ritmiche e il corpus sonoro nel suo insieme che riporta in mente il discorso intrapreso dai Bluvertigo:
 "mi piacciono le sfide sono un giocatore, mi piacciono le sfide e poi mi piaci tu e se finisce male pago con il cuore"

5. Temporale: dopo i numeri, la nostra si diverte stavolta a smontare le parole, puro pop/punk elettronico, che strizza l'occhio a ritmiche dance, suadente e minaccioso nel suo dipanarsi:
"una tortura in pieno svolgimento come bruciare a fuoco lento"

6. Chainless: una improvvisa e piacevole novità, a questo punto dell'album si cambia registro, con le chitarre elettriche ben in evidenza e un ritmo beat incessante:
"I'll be roaming like a hitcher And you will frame every single picture Of the new world i'll see along the way. I no longer trust your mirror, I'll be the bullet, you pull the trigger, Open the golden cage, i run away!

7. La Prima Scelta: "...della gente è come la speranza di chi è già perdente", atmosfere new wawe, esaltate dallo splendido e arioso ritornello che ha nel beat trascinante e nei controcanti il suo punto di forza
"da sempre strana ed esigente se non mi manca tutto non mi manca niente"

8. L.I.U.S.S.: un mood delicato e sognante, per questa ballad intensa e dolce amara e armonicamente ben costruita:
"ho camminato bene dentro le mie scarpe, non so più capace di buttarle via e non so più cos'è la verità e non so più qual'è la libertà"

9. Il Nemico: "inutilmente appariscente confondi il tutto col mio niente"... quasi una ballad in stile Afterhours, con un pathos sempre crescente e un ottimo arrangiamento:
"mi faccio male e mi fa male accettare le cose che non so vedere"

10. Regina Veleno: chitarra acustica e tappeto di violini, che si prendono subito la scena, l'appeal del ritornello è invasivo il giusto e la voce di Eva è assoluta protagonista, grazie anche allo scarno e incisivo arrangiamento:
"non crede a nessuno e nessuno le crede regina veleno non crede a nessuno"

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