Mortepolitana - Io?Drama



Con Mortepolitana tornano gli Io?Drama, con un lavoro istintivo e necessario per una fotografia istantanea dei tempi moderni.
Tre inediti più la cover di Samarcanda, per un sound pastoso ed energico, che ha nel violino di Vito Gatto la sua particolarità, che trasuda speranza nonostante la realtà dei fatti ed esorta a continuare a credere in un possibile cambiamento.
Per far questo i nostri mischiano folk, rock, punk e pop a liriche disincantate e sincere e in più rileggono Samarcanda come meglio non si poteva.

“L’amore ai tempi del precario”: ”oggi lascio il posto a una stagista dell’università” impianto folk di base, molto ricco strumentalmente, col violino in evidenza, che scandisce “il combat” finale, lucida e amara dissertazione sui nostri tempi:
“ perchè quelli come noi non vinceranno mai e poi mai, perchè quelli come noi in fondo non hanno perso mai, amore mio lo sai che il mondo è piccolo  se piccolo lo vuoi...”

“Il mio profilo”: “... è differente”, con piglio e spirito punk, i nostri attaccano i social network e l’effimera esistenza al di là dello schermo:
 “per questa sera non esco devo aggiornare il mio profilo su facebook”

“Il fotografo”: “e fanculo al giorno che non ho vissuto”... classica ballad che gode di ottime e trascinanti aperture melodiche nei ritornelli:
“ci voleva meno luce perchè risaltassi tu, adesso ne vorresti un pò di più”

“Samarcanda”: corposa e acida versione del classico vecchioniano, una rilettura intelligente, che perde i toni da fiaba per imprimere energia, forza, grazie all’ottimo lavoro di chitarre e violini.

Commenti

Translate