Miriam Mellerin



Convincente e ricco di promesse questo esordio, che fa della varietà stilistica il suo punto di forza, con testi importanti, forse pretenziosi a tratti ma non stucchevoli, si vede che la stoffa c'è e che i nostri possono solo migliorare. 
Le idee chiare insomma in un marasma di suoni che tende a giocare più volte con l'effetto sorpresa, riuscendoci il più... e non perdendo di coesione interna, riferito sia al singolo brano in se che al lavoro nella sua interezza, cosa di certo non da poco e che denota già una certa maturità. 
Un buon viatico questo album di cui attendiamo curiosi di sapere come la band procederà:

"Parte di me": molto varia musicalmente, muovendosi in territori tipicamente post rock, con accenni noise e improvvise aperture melodiche, il risultato è alquanto eterogeneo eppur coeso e godibile:
"Non riesco ad estinguere questa morbosità"

"Made in Italy": un impianto funky di base, col basso portante, dove ancora si innestano interventi mirati degli altri strumenti e soluzioni armoniche dinamiche che tendono a incuriosire l'ascoltatore:
"povera penisola sola resti in attesa che qualcosa cambi il più presto possibile"

"Insetti": un punk noise d'assalto e assolutamente d'impatto, che vive sul procedere a strappi  delle chitarre elettriche che non perdono come dire subito dopo l'occasione per sfogarsi e lanciarsi definitivamente:
"Io imparerò a vivere da parassita"

"Trust": un brano rock, cantato in inglese, abbastanza classico come dinamiche, infarcito di troppi stop and go, tra momenti di calma e sfuriate improvvise, il brano a nostro modo di vedere più debole della raccolta:
"I'm looking for a brand new start New horizons with fairy landscapes But this fear makes me a prisoner of myself"

"Ostrakon": "non c'è rispetto per la candida ignoranza", riff ipnotici, atmosfere inquiete, ritmiche ossessive e parole declamate più che cantate, fanno tornare alla mente una versione riveduta e corretta dei CCCP, non male.

"B.H.O.O.Q": "She's in my mind, she's in my head..", musicalmente molto valida e intensa, straniante, coi suoi ripetuti cambi di tono:
"Still in my mind, still in my head"

"Stilnovo": partendo dalle parole del padre del movimento poetico, i nostri partono per scagliarsi con foga e ferocia verso i vizi della società odierna, lo fanno con il loro stile che abbiamo imparato ad apprezzare in questo esordio, ovvero ancora grande varietà di toni e atmosfere, parti lente e marziali che ben si amalgamano con altre decisamente più vigorose, aggiungendo una riuscita coda psichedelica:
"ma io non sono altro che polvere non mi resta che vivere e sperare che il mondo cambi a partire da me"

Commenti

Translate