Resoconto Live Oratio - Alcamo - Caffè Letterario - 1 giugno 2012




Arriviamo ad Alcamo con la convinzione che sarà una serata come tante altre, ma quando siamo nel luogo del concerto ci ricrediamo in peggio… sulla piazza dove da lì a poco si esibirà il "nostro"  Oratio, c’è un immenso palco montato che si erge proprio al centro di essa, dove si parlerà udite udite... di politica, di ultime elezioni, di voti non arrivati, insomma di tutto ciò che è lontano anni luce dalla musica. Proprio lì dietro, dietro quell’immenso palco usato per lo sproloquio politico, ci sta un altro palco piccolissimo, un metro per un metro,ma sopra c’è tutto: due chitarre, una batteria, una tastiera ed un basso. Ci sediamo, attendiamo che sul grande palco finiscano di parlare... si fanno le 22:45 prima di sentir partire la prima nota… 


Si comincia con: “Scegli il vizio”, da subito si respira aria retrò, facendo un salto a quegli anni 70 che noi non abbiamo vissuto! Si passa al precedente album dal titolo: “Ora ti ho” e  “Ce ne andremo via”… più rock, simil battistiano. Si torna al nuovo album uscito lo scorso marzo: “Discorrendo senza ratio”, da cui ci fa ascoltare il singolo: “Il laccio”, ce lo dice lui stesso che parla della “classica storia complicata”, ma con un testo davvero incisivo e sorprendente: “ma è sempre quando hai premura, che tiro il laccio e il nodo si complica e sempre quando sto per andare che nasce un problema insolito, una gelosia… ”. Si continua con “Il musicista inglese”, armonia fischiettata, allegra e orecchiabile, dal testo sempre impeccabile e ancora una volta singolare. Si torna al precedente album con: “Il tabacchino è chiuso”, al primo ascolto una delle sorprese più belle della serata. Poi è il turno di: “Un posto sconosciuto”, ultima traccia dell’album, una ballad lenta, bel "laccio" di congiunzione tra i due brani, il precedente e il successivo. “Credi in me” è invece il brano che da l’input al cd e forse qui facciamo un saltino ancora più indietro, dando un’occhiata agli anni 60… Bellissima! L’ottavo brano è: “Muoio” altro pezzo dal cd del 2010! “Sbrigati che arriva già la corriera, t’ho sognata una notte intera, ho un’altra età e già muoio…”. Si ferma per qualche secondo, si mette a chiacchierare: “se c’è qualcuno che ha un’irrefrenabile voglia di cantare una canzone o raccontare una barzeletta…”, come se volesse che qualcuno lo sostituisse per una pausa! 



Ma subito si ricomincia invece con: “Mille idee”, si torna alla ballad lenta, “Pirati”, bellissimo brano, fin dal primo momento, una delle nostre canzoni preferite, “Etna gigante”, è lui stesso a dirci che “il titolo è un palindromo”… bella scoperta! Si passa poi al pezzo dedicato all’autostrada “del cielo e del mare”, la Catania/Palermo, come la definisce lui nel testo della canzone: “CT/PA”! “Una parte di me”, (che tra l'altro ha video divertentissimo, assolutamente da vedere su youtube), singolo del precedente album, resta subito in testa! Rimaniamo nel 2010 ed ascoltiamo: “Non guariremo più”! Passiamo poi ad un penultimo brano di cui non ci è pervenuto il titolo, ma in cui si cambia registro… bellissima ballata rock, con incipit a tratti forte che poi si spegne sul finale, brano davvero affascinante! A fine canzone annuncia, che la prossima sarà l’ultima della serata: “ci hanno detto che appena le lancette dell’orologio (ed indica l’orologio, probabilmente del municipio della piazza di Alcamo, in alto a sinistra) si uniscono indicando la mezzanotte, dobbiamo smettere… forse hanno paura che ci trasformiamo… non lo so”. 


“Sparirò” è la traccia che chiude il concerto... ovviamente speriamo di no e che tornino presto dalle nostre parti! Nella formazione di ieri sera: al basso, la giovanissima Martina Aricò, alla batteria Emanuele Primavera, alle tastiere “il maestro” Oliviero Lopez, alla voce Andrea Corno: in arte Oratio! 


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