Gradevole commedia che rifugge gli stereotipi, ben sceneggiata, specie negli snodi principali, scorrevole nonostante i troppi flashback, che magari potevano essere introdotti meglio, regia e fotografia funzionali, confacenti, recitazione convincente in toto con una Valeria Bilello sempre più brava e l'eterna Monica Guerritore. Il garbo narrativo è quello che colpisce maggiormente, la misura, la compostezza di toni e inquadrature, Roberto Proia e Ivan Silvestrini lavorano quasi per sottrazione garantendo una fluidità del racconto che fa si che il risultato finale sia assolutamente piacevole. Di contro si poteva calcare la mano su quello o l'altro aspetto, ma la strada percorsa alla fine è quella giusta e il film nel suo complesso risulta ben fatto e sa divertire. Vi lasciamo con alcune delle migliori battute:
"Con le donne ci vuole cazzo e cazzotto amore e timore"
"Le tre parole di mio padre prima di diseredarmi furono mi fai schifo"
"Neanche sembri gay, grazie, non era un complimento"
"Ammazza quanti siete non vedevo così tanti froci dal family day"
"Noi che siamo un pò grandicelle avevamo pochi punti di ritrovo c'erano le caserme
"Le corna so come i tacchi, slanciano"
"Ero cotto l'avrei detto a tutto il mondo... Mattia!!! Papà!!!"
"Ho appena fatto l'amore e... Mio figlio!!! ah frociooooo!!!!! Lo vedi i froci come sono e non li riconosci più"
"Tesoro posso farti una domanda un pò imbarazzante? Sono stata una buona madre per te?"
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