Resoconto Live e Intervista con Fausto Mesolella al Baluardo Velasco di Marsala



 Da Nino Rota a Mario Monicelli passando per Lucio Dalla, omaggi dunque al cinema e alla musica italiana sublimata con la sua versione di 'O Sole mio e ancora Tre colori scritta per Tricarico ma che lui voleva partecipasse allo Zecchino D'oro, "ci teneva così tanto che chiese a Caterina Caselli di intercedere e... il resto è storia" con tanto di curiosi retroscena per le polemiche suscitate e Na'stella (ispirata da una bella signora sulla cinquantina che vedeva fissare il mare ogni giorno sulla spiaggia d'inverno) per Gianmaria Testa che imita divertendo e divertendosi, entrambe cantate e suonate al piano in modo davvero magnifico. E poi... "solo/soli" emozioni e applausi, risate per gli aneddoti raccontati e brividi lungo la schiena per i "fiori" che sprigionano bellezza. Due serate insomma di grande musica al Baluardo Velasco di Marsala che non smette di proporre qualità, con un'artista davvero eccezionale e (questo lo sapevamo già) anche e soprattutto una bella persona, disponibile, diretta e ricca di entusiasmo e questa è stata una piacevole scoperta, che non fa altro che ribadire la nostra convinzione (che di intervista in intervista va maturando) che gli artisti più sono grandi, più sono semplici.

Dal 4 agosto del '68, come hai spesso dichiarato è la data di inizio della tua carriera a “Suonerò fino a farti fiorire”. Come mai solo oggi un disco solista e come lo definiresti?

“Penso che un chitarrista, dopo avere scritto per tanti, debba aspettare 30-40 anni prima di fare un disco per chitarra. La chitarra deve raccontare una storia. Posso definirlo come un vero album d'esordio dopo i 30 anni con gli Avion”.

Hai pubblicato anche un dvd con lo stesso titolo dove ti fai letteralmente raccontare dagli altri, è un cambio di prospettiva molto interessante!

 “Si volevo farmi raccontare dagli amici, come Stefano Benni, Nada, Rais, che in questo video parlano delle esperienze fatte insieme”. 

Come e quando è nata la passione per lo strumento e quali sono i chitarristi che l'hanno ispirata? 

“La mia passione è nata a 12 anni, come tanti ragazzini, solo che io sono riuscito a farne un lavoro. Mi piacciono tutti i chitarristi di qualsiasi genere, tranne i virtuosi, quelli che utilizzano troppo le scale. Uno che mi piace molto è Mark Knopfler dei Dire Straits”. 

Hanno reso noto i partecipanti al Festival di San Remo ... che ricordo hai della vittoria di qualche anno fa ?
E' stata un'esperienza unica, c'era un grande cast... anche quello di quest'anno non mi dispiace, io a parte con gli Avion Travel ho partecipato scrivendo per altri interpreti,  2 anni fa  per Tricarico, quest'anno per Maria Nazionale”. 

C'è un brano e un album al quale ti senti più legato? 

“E' sempre il prossimo... anche se sono legato ai primi, come il brano “Aria di te” e al disco “Bellosguardo”.

Nada, Ferri, Mannoia e tanti altri... Con chi hai legato di più. 

 “Ho legato con tutti quelli con cui ho lavorato. Con Nada ci lavoro da 40 anni. Certo di Gabriella Ferri ho un tenero ricordo, sono stato il suo ultimo accompagnatore. 

E di Lilli Greco che ricordo hai?

Credo che Lilli sia sempre con noi, non è andato mai via. Ancora adesso mi confido con lui. Come Lilli non ne esistono più, è stato il faro della musica italiana”. 

E chi ti piace nella musica italiana oggi e come vedi la situazione attuale? 

“Me ne  piacciono molti, ma non voglio fare un torto a nessuno, soprattutto alla scena underground. Tranne quelli che escono dai talent, che dovrebbero essere fermati con una petizione parlamentare”.

Lascia perdere Johnny, la Wertmuller  alle nominations al David e il premio al Roma film festival, come è il tuo rapporto col cinema?

E' stato un percorso naturale e... di amicizia (Fausto nell'intervista non va oltre, ma in apertura di concerto lodando il grande Nino Rota, ribadisce l'importanza fondamentale della colonna sonora in un film N.d.r.)

Se diciamo musicoterapia cosa ci rispondi?

“Si, sono musicoterapeuta, volevo capire cosa fosse e ho studiato per la mini laurea. In realtà la musicoterapia ha poco a che fare con la musica. E' lo studio dei suoni applicato alle persone con handicap. Attraverso l'uso delle frequenze e dei rumori ci si può relazionare con persone autistiche ad esempio. Muovere nervosamente un oggetto per noi può essere fastidioso, ma per le persone con disabilità particolari è linguaggio”. 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? 

“Sicuramente andrò in tour per far ascoltare il mio ultimo lavoro, visto che con gli Avion Travel c'è un periodo di pausa. Tornerò in estate a Marsala in concerto con Mauro Di Domenico.

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