Ilaria Porceddu - In equilibrio




Sono favole quelle di Ilaria Porceddu (del resto:"scrivi una favola e vola via") credibili e sincere, che al netto di una vocalità sempre ben espressa e convincente si divide in questo album tra tentazioni etniche e folk di matrice popolare e ballad col piano forte predominante, senza però mai a riuscire ad eccellere veramente. I brani diciamo subito sono tutti di buona fattura, si sente che sono figli voluti, si sente la voglia di Ilaria di riuscire ad emergere eppure la canzone sanremese In equilibrio sembra profetica... perchè la nostra non riesce ad essere pungente come dovrebbe nei brani più ironici e veloci, dal punto di vista testuale soprattutto, sembra quasi non voler affondare il colpo... quasi la voglia di osare venisse a un tratto a mancare e lo stesso fondamentalmente è il discorso per la maggior parte delle ballad , ma qui più che di penna è proprio un difetto di soluzioni in fase d'arrangiamento che tendono ad appiattire i brani. 
Al di là di tutto la strada imboccata ci sembra quella giusta... bisogna solo aggiustare un pò il tiro e trovare ancora più coraggio, sempre  in equilibrio ovviamente: 

"In equilibrio": brano di sicuro impatto poggiato sul pianoforte, ottimamente arrangiato per far emergere le qualità canore di Ilaria, buono il testo a parte qualche stereotipo:
"sotto il trucco non c'è mai un confine, vendo fantasia, vendo l'allegria in equilibrio sopra ai vostri occhi"

"Vendo e compro oro": "miseriaccia"... trascinante marcetta popolare che equipara nel testo il proliferare dei compro oro con la vita d'artista che deve campare di musica, non male:
"ci consolano a birra che ha il colore dell'oro"

"Riu": piano, voce e pochi orpelli, in dialetto... convincente 

"Ubaldo e Loredana":" ma il loro amore non li salverà dice la gente"...  una sorta di stornello che via via si va arricchendo, come fanno i protagonisti del brano con la loro musica prima strana poi... il risultato però è fondamentalmente debole nel suo insieme

"Mai mai": "non dovrai mai dire parole socchiuse in silenzio sospese allegre, deluse, che il tempo soffocherà" una ballad eterea e soffusa con la fisarmonica a colorare, con un ottimo ritornello tinto di soul

"Movidindi": "e balla balla almeno senti il tuo lamento" ... con una strofa che sembra Il Ballo di San Vito di Capossela (citato nel cielo a manovella?) col ritornello in dialetto che si volge a rimiche quasi ska

"Il mare è famoso": "... ci vanno a trovarlo tutti gli amanti del mondo" ballad sospesa poggiata sul pianoforte che si colora di ombre e sfumature, che potrebbero deflagrare da un momento all'altro ma rimane così, bello il testo

"Libera": "tu cercami su un ciondolo che danza" portata a Sanremo lo scorso anno alle selezioni... giustamente riproposta, è intensa e suggestiva nel combinare elementi contrastanti apparentemente tra loro:
"forte sarà la mano che cancellerà l'assenza di te"

"Luna": "e dimmi se pioverà felicità... dagli occhi"probabilmente con questo brano avrebbe vinto a mani basse Sanremo Giovani, l'arrangiamento poi contribuisce non poco a far esplodere il tutto al momento giusto

"Vola via": "siamo vite tutte da scrivere, sogni fatti di numeri solo per chi sa leggere"... altra ballad,  eterea e autobiografica crediamo nel testo, con un finale solo piano... sembra comunque che manchi qualcosa:
"via da quest'isola via dalla scatola scrisse una favola e volò via"

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