Intervista con Pierpaolo Marino





E' trascorso qualche mese dall'uscita del suo esordio solista edito per La Vigna Dischi, un album denso e poetico, ricco di collaborazioni, di questo e altro abbiamo parlato con Pierpaolo:

Come nascono questi "Otto brevi racconti"? Da cosa sono stati ispirati (avvenimenti, personaggi, storie di vita quotidiana, etc.)?

Il tema del disco è la passione, in ogni canzone se ne parla, da La canzone degli amanti,la passione disperata di chi è costretto a nascondersi per amarsi a Joshua e Croce del Sud, dove la passione è quella per le storie di mare di Bernard Moitessier, ad Angela, una storia d’amore passionale e crudele...

Sei arrivato per così dire “tardi” a questo primo parto, dopo anni e anni in giro per i locali e palchi... 

Beh per quanto riguarda il “ritardo” posso dirti che era da molto tempo, diversi anni, che pensavo di scrivere e produrre un qualcosa di mio, personale e intimo. Ne ho sentito l’esigenza, quasi come un passaggio dovuto e necessario e finalmente mi sono deciso a buttare giù quelle che erano delle idee confuse e trasformarle in canzoni con una storia da raccontare.


Qual è il metodo che usi solitamente per comporre, ammesso che ce ne sia uno... E più in generale (anche se è qualcosa di intimo) che cos'è per te l'ispirazione?

Beh, non credo di avere un metodo preciso, semmai sfrutto un momento, un pensiero da cui trarre ispirazione. Nel mio taccuino ci sono centinai di appunti, frasi, accordi e storie che talvolta ritrovo e incomincio a rielaborare. Spesso mi capita di alzarmi dal letto la notte perché ho una melodia in testa e vado subito alla chitarra per svilupparla (nonostante il freddo in inverno...), oppure mi capita in altre occasioni, come ad esempio mentre guido. Alcune canzoni sono state scritte o comunque ideate mentre guidavo sull’autostrada Palermo/Messina o dentro delle stanze d’albergo.
L’ispirazione è un qualcosa di impalpabile e imprevedibile e quando arriva è una gioia.

Quali sono gli artisti (o altro) che ti hanno maggiormente influenzato?

Ce ne sono tanti, forse troppi... ascolto musica da sempre e devo dire che non è semplice trovare dei riferimenti. Riassumendo potrei dirti che di sicuro artisti come: Lou Reed, Neil Young, Allman Brothers Band, De Gregori, Dalla, De André e Battisti mi hanno formato musicalmente ma anche tanti gruppi e artisti moderni come i Wilco, Radiohead e i Sonic Youth.

In questo album ci sono collaborazioni importanti, da Fabio Genco dei Bananalonga a Carmelo Pipitone dei Marta sui Tubi, per citarne "solo" alcune, ci racconti come sono nate?

Con Fabio ci conosciamo da una vita, più che colleghi o collaboratori siamo amici e abbiamo iniziato nello stesso periodo a suonare e ad avventurarci con i primi gruppi di musica originale. Con Carmelo, ormai più di quindici anni fa, avevamo una band “scapestrata” e “violenta”, non chiedermi perché era violenta non te lo dirò mai, chiedi a lui...


La Vigna Dischi è... 

Mitica! Paolo Tedesco è encomiabile per tutto quello che sta facendo, l’ho sempre detto durante i concerti e lo
dirò sempre. La Vigna come Rassegna Macondo e Rock the Casbah rappresentano per il nostro territorio delle risorse davvero
importanti da tenere sott’occhio e Paolo, insieme a Fabio Genco, sono gli ideatori di queste belle iniziative che hanno portato in
questo angolo di terra dimenticato da tutti, ottimi artisti, emergenti e non.

Come vedi lo stato della musica italiana attuale, da quella prettamente indie a Sanremo, passando per i talent?
C’è in particolare chi esalta il fermento siciliano degli ultimi anni e ti colloca di diritto all’interno di questa vitalità artistica isolana. Come di rimando vedi te stesso in questo mondo?

Non apprezzo molto i talent perché mi piace scegliere la musica da ascoltare e non averla imposta dai media e dalla tv che ha solo scopi commerciali e quindi di share. Dai talent escono tanti bravi cantanti ma non sono mai riuscito ad innamorarmi di nessuno di loro. Preferisco la musica più ricercata, meno urlata e pubblicizzata.
In Sicilia c’è un bel fermento, è vero. Ci sono diversi artisti che fanno bella musica e i Marta sui Tubi sono sicuramente il punto di riferimento per gli artisti siciliani, per quello che hanno ottenuto negli anni e per come lo hanno ottenuto.
A me interessa poco essere collocato all’interno di una scena piuttosto che un’altra, non mi piace l’idea del branco e delle
categorie. Io faccio musica perché mi piace, probabilmente perché è la mia vita ed è una delle cose che mi fa stare bene. Il
fatto di avere scritto delle canzoni che per poche persone hanno segnato momenti importanti o addirittura che li hanno fatti piangere perché si sono ritrovati dentro il testo, è già tanto.

A tal proposito abbiamo letto su facebook di due episodi molto particolari che riguardano ‘Solo’, il brano di apertura del tuo disco (e forse il più intimista):
è stato studiato  in Brasile ad un corso di italiano per studenti locali ed è stato utilizzato in un carcere femminile per insegnare italiano a ragazze straniere detenute. Immaginiamo sia un grande orgoglio per te.

Sì, è stata una gran bella soddisfazione e non me lo sarei mai aspettato a dire il vero. Posso dirti pure che il testo viene studiato al CTP Confalonieri di Monza nelle ore di italiano.
Tutto ciò, per un appassionato della lingua italiana come me, è stato come vincere un premio cantautoriale ambito, credimi!


Progetti per il futuro? Sei partito da un sound d'impatto cantautoriale senza però disdegnare altri generi... continuerai su questi solchi o spazierai su altri suoni e altre dimensioni musicali? Stai già pensando ad un seguito di Otto brevi racconti?

Ho diverse canzoni “imbastite”, ma è presto per me per parlare di disco nuovo. OBR è uscito da pochi mesi in fondo e ho ancora
voglia di suonarlo in giro. Sto lavorando sulle nuove canzoni, alcune sono già state suonate Live e probabilmente nel prossimo
disco ci sarà un sound nuovo senza intaccare quello che è il mio stile.

Date Live da segnalare ai nostri lettori? Sappiamo che La Vigna Dischi è presente nel cartellone di Musica Manifesta del Teatro
Garibaldi Aperto di Palermo (una delle realtà più interessanti a livello nazionale e noto agli operatori del settore per essere stato occupato da artisti). Ci sarai anche tu?

Sì, ci sarò anch’io e probabilmente in formazione acustica (che è la dimensione che preferisco). Per quanto riguarda le date live, ci stiamo preparando per la prossima estate e presto vi faremo sapere.

Commenti

Translate