Il grande Gatsby di Baz Luhrmann


Sgomberiamo subito il campo dicendo che le critiche copiose che sono piovute addosso all'adattamento cinematografico del "Grande Gatsby" sono alquanto esagerate e non dicono il vero, pur con tutti i limiti che l'operazione porta con se. 
"Ha solo chiesto tempo per riflettere chiamerà di certo domattina..." partiamo da qui, dal senso del tempo a livello metaforico e temporale, il tornare indietro rappresenta la possibilità di cambiare, di aspirare e quindi di sperare, del resto Gatsby è "uno che coltivava la speranza", o immaginare la propria stessa vita come la si desideri, concetto ben espresso, a livello di ritmo invece si può tagliare più di qualcosa, specie nella seconda parte, mezz'ora in meno avrebbe aiutato e non poco... e tornando al discorso metaforico sono ben esplicitati i conflitti, con tutte le loro sfumature, dal bianco delle tende al ghiaccio rotto che si prende la scena, il candore, che alla resa dei conti non ha nessuno, perchè è il mondo stesso corrotto, è esplicitata adeguatamente, così come è efficace il confronto tra i due protagonisti, dove ingenuità e immaginazione vanno a braccetto: "Vecchio mio" vero e proprio leitmotiv del film. 
Ottima la regia, coi suoi movimenti di macchina sinuosi e avvolgenti che si fanno apprezzare soprattutto nella prima parte, dove anche la colonna sonora "moderna" non stona (così come in Romeo + Giulietta o i numeri alla Mouline Rouge tra l'altro) e la fotografia di Simon Duggan è magistrale, così come anche la prova attoriale: Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire, Carey Mulligan, Joel Edgerton, Isla Fisher in toto... il problema del film risiede nel passaggio al melò più classico, dove il ritmo cala in maniera vertiginosa e l'intensità della vicenda non riesce a prendere il soppravvento come dovrebbe, per intenderci la colazione e il conseguente wishky in compagnia, risultano stereotipati se non che didascalici  e si finisce riducendo l'ultima mezz'ora finale a un susseguirsi di eventi sempre più "telefonati". Detto questo il film si può comunque tranquillamente vedere, non è di certo un capolavoro ma non è neanche pessimo come hanno scritto e detto da più parti.

"più eravamo in sintonia coi tempi più bevevamo"
"Wall streat irretiva i giovani ambiziosi e io ero uno di questi"
"vuoi stare in panchina o vuoi entrare in campo?"
"solo e un pò a disagio decisi di prendermi una solenne sbornia"
"tutto è possibile ora che siamo scivolati da questo ponte, tutto è possibile anche Gatsby è possibile"
"l'unica cosa rispettabile che ha lei caro mio sono i soldi e lei ne ha quanto me"
"Nick ti va un goccio? No mi è venuto in mente che oggi è il mio compleanno"
"sai mi sentivo sposato a lei ecco tutto ed il tutto era per lei"

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