Intervista con gli Etruschi from Lakota




Come nascono gli Etruschi From Lakota ( con tanto di ragguagli sul nome)

- Questo progetto è nato circa un anno e mezzo fa da l'inizio della collaborazione con Phonarchia dischi, anche se noi 5 suoniamo insieme praticamente da sempre, un mucchio di anni. Il nome lo abbiamo trovato appeso in camera della mamma cantante, ci piaceva e rappresenta le nostre origini toscane e il nostro attaccamento alla terra.


Come nasce…e cresce una vostra canzone, qual'è il metodo compositivo che adottate generalmente, sempre se ce n'è uno in particolare.

-Cerchiamo di far nascere le canzoni chitarra e voce, molto semplicemente, in modo che risultino poi più naturali possibile.

Pan del Diavolo, Zen Circus, Criminal Jokers: domanda inevitabile vista la produzione di Nicola Baronti, ovvero affinità e divergenze, e come è stato lavorare con lui

-Il lavoro che facciamo con Nicola è fondamentale, la sua impronta sicuramente si sente su quello che viene fuori. Dall'esperienza che stiamo facendo con Phonarchia abbiamo capito quanto sia importante affiancarsi ad una produzione seria e capace come questa, su ogni aspetto.


E restando in tema, come vedete lo stato della musica indie oggi in Italia?

-Se per indie intendi il panorama definibile "Underground", quello al quale appartengono gruppi e realta come la nostra, noi pensiamo che sia un mondo molto in fermento e che sta in qualche modo sviluppandosi e crescendo. Certo è dura, soprattutto economicamente, ma del movimento c'è.

La provincia è il quadro sul quale si muovono i personaggi della vostre storie. Che mettete, perdonate il gioco di parolem letteralmente a soqquadro. Il senso di rivalsa è notevole, e in più, nonostante la maturità compositiva, siete molto giovani... è più rabbia o pura ispirazione il vostro rapporto con essa? o entrambe le cose?

-La provincia artisticamente parlando (ma non solo) è una gabbia, se ad un certo punto non ne esci ti intrappola e non esci più. Con le nostre storie abbiamo cercato di fare una presa di coscienza sull'ambiente dove abbiamo sempre vissuto, criticandone i lati negativi.


Nell'album c'è anche una cover della celeberrima Vengo anch'io di Enzo Jannacci, come mai?

-Inserire questo brano nel disco è stata una cosa inaspettata, abbiamo una serie di cover di artisti italiani come Jannacci che abbiamo riarrangiato nel nostro bagaglio e Vengo anch'io era venuta talmente bene che abbiamo deciso di inserirla nel disco. Inoltre pensiamo che all'interno de "I Nuovi Mostri" ci stia perfettamente sotto molti aspetti.

Date live da segnalare e progetti per il futuro?

-Ci stiamo lavorando, un appuntamento sicuro è all'Arezzo Wave Love Festival a luglio.

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