L'Album Biango - Elio e le Storie Tese



L'album bianco dei Beatles usciva nel novembre del 1968, uno degli album fondamentali per la cultura pop e non solo, i nostri partono da questo "must" della canzone popolare portando ovviamente il discorso in Italia, oggi, giocando sul significato  che assume da noi, il concetto appunto di cultura popolare, con un sguardo lucido e dissacrante attingendo musicalmente dal ventennio più importante forse per la musica... facendolo scontrare con la nostra musica leggera, non è una roba facile ma loro possono farlo sicuramente in quanto fuoriclasse assoluti, della serie "tu eri all'isola di Wight, eri a Woodstock? Io si, silenzio e andare a provare", attaccando con la consueta ironia  quella che è in genere l'istituzione musicale italiana, in primis quella televisiva rappresentata da Sanremo, a partire dall'intro "Televisione Russa", dove Musica Italiana significa appunto Sanremo e Adriano Celentano e Toto Cutugno e "Dannati Forever":"tra gli onanisti e i comunisti che come ti muovi ti imbatti in un peccato" e la geniale "La Canzone Mononota" stanno lì a rimarcare le differenze, non mancando nel finale in quest'ultima uno sberleffo vero e proprio ai virtuosi cantanti di oggi, da talent... con "Il Ritmo Della Sala Prove": tornano invece le figu... e "le sbarbine...." anche se il cantante non se le farà mai... tra un falsetto delizioso e "tamburi che suonano come i fustini del dixan... "dai portiamo gli strumenti giù da te, ora che ci sei anche tu è fatta la bang...."è sostanzialmente musica leggera o pop italiano che dir si voglia,  quasi la band cavalcasse la deriva di questi tempi moderni che finisce con lo svilupparsi adeguatamente in "Lettere Dal WWW": "provo istintiva fiducia per le donne dell'est europa grazie a questa cosa dell'internet".. appena un intro sanremese che sfocia inevitabilmente nello "spam" divertente e assolutamente trascinante di "Enlarge (Your Penis)":" la mia vita non era così interessante quando non c'era la posta elettrica... o ancora "una volta un mio amico enlarge your penis e oggi è più felice di me" giocando sulle variazioni di tonalità, passando inevitabilmente ai social network, con "Lampo": "per motivi di social con persone dei social.."."sai che mi hai davvero rotto il cazzo con le tue fotografie io vorrei che tutte le mie facce rimanessero le mie" dove è quanto meno interessante la commistione della leggerezza della strofa con il ritornello rock e la chitarra elettrica successivamente che va a prendersi la scena. Con "Luigi Il Pugilista": Elio e le storie tese rimangono sulla modernità a livello testuale e musicalmente ancora sul filone sanremese e danno la loro versione sul bullismo, "perchè sei hai l'occhiale nessuno ti fa male..." la canzone anti bullo per eccellenza, insomma con tanti giochi di rime... "che per amore prese le botte e quella donna bella che sembrava bella era soltanto un tipo". Gli anni '60, i profumi scanzonati e genuini di un tempo segnano invece le due tracce che seguono: "Una Sera Con Gli Amici": "con l'Ottaviano che va coi cavalli...  "si apre il regno del pettegolezzo,  dove l'uso dei cori è eccellente... "cosa ha fatto di male? Ha commesso l'errore di non essere qui stasera... è tutto vero però a me non mi va..." e "Amore Amorissimo": "tornerai io spero prestistissimo darti fuoco alla macchina è stato un errore gravissimo". Si passa agli anni '70 con  "Il Tutor Di Nerone":riff rock anni '70, trascinante... "Seneca (che non era mica un pirla) diceva che la vita non è breve ma regalare tempo a destra e manca non conviene", "Reggia (Base Per Altezza)": continua l'evoluzione rock,  sempre di marca '70, atmosfera quasi da jam, la traccia è strumentale, intro di "Come Gli Area": e la gente ascoltava... "se c'è una cosa che mi dispiace è che non li ho mai visti dal vivo figurati se i miei genitori mi portavano al concerto degli aerea.." deliziosa, tra "comunisti fricchettoni che non pagano e i fascisti che ascoltano musica di merda". Si chiude con il rispettivo contrapposto dell'inizio ovvero "L'istituzione del Primo Maggio": "A Piazza San Giovanni": canta Eugenio Finardi che si prende in giro amabilmente "perchè in fondo è una questione di  diesel e il concerto del primo maggio è un omaggio e non costa niente... ma se ci mettiamo a sindacare sul concerto dei sindacati entriamo in un loop di paranoie e chissà dove andiamo a finire" e "Complesso Del Primo Maggio": e omaggio è uguale a coraggio:  patchwork tra 99 posse, linea 77 e i gruppi tipo Bregovic sul quale è meglio sorvolare se non sei balcanico... che altro dire... un disco che ha una sua coerenza di fondo, una sua coesione interna, che diverte oltre a far riflettere, sicuramente più immediato e fresco di "Studentessi", piacevole e compiuto.

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