Mauro Ermanno Giovanardi & Sinfonico Honolulu - Maledetto colui che è solo



Tre inediti, uno meglio dell'altro, tre rifacimenti dalla sua produzione sia come solista che come La Crus e ben sei cover, il tutto sotto l'egida "strumentale" de i Sinfonico Honolulu, l'unica orchestra italiana di ukulele, a ribadire il concetto espresso nel titolo "Maledetto colui che è solo", Mauro Ermanno  Giovanardi non ha di certo paura di collaborare e sperimentare, nel disco ci sono anche Nada, Riccardo Tesi, Vincenzo Vasi e Marco Lodoli.. Il risultato è un lavoro di pura classe, che ha decisamente una sua coesione interna, dove i brani sono legati indissolubilmente, non solo a livello vocale e di arrangiamento ma anche testuale... un atto d'amore in ogni senso, per il sentimento in se e per la musica "salvami ho bisogno di diventare quel che sono già" che offre occasione di redenzione come nell'inedito “Accarezzami Musica” : morbida e sinuosa, quasi un'invocazione: "fammi riprovare quel che non sento più prendimi e stringimi a te perchè ti ho perso ed ho perso me",  si prosegue con la splendida “Io Confesso” : dove è intatta la bellezza del brano, riproposta qui  in una versione più colloquiale e intima, a riprova ne è anche la prova vocale, meno solenne e più complice insomma, “Storia D'Amore” di Adriano Celentano: con la fisarmonica in evidenza, è rispettosa e incisiva, più leggera, ritmicamente quasi sbarazzina la versione di "Livorno" del grande Piero Ciampi, con Nada, che non perde certo di fascino, lo stesso discorso può essere fatto per “Come Ogni Volta”: suggestiva ma decisamente più ariosa, meno enfatica, l'interpretazione stessa oltre che l'atmosfera, scevra dell' "elettronica tensione" che la contraddistingueva ai tempi dei La Crus e anche con “Un Cuore a Nudo” : vale lo stesso discorso... è la leggerezza a farla da padrone, a donare al brano un aria "nuova"  coi fiati a sottolineare i passaggi del testo. "Non è l'amore che va via" e "Ho visto Nina volare" vanno di pari passo, perchè in entrambe la voce del nostro è decisamente sugli scudi e rende ancor più evocativi i brani, riempendoli di sfumature. “Solo E Col Sole In Faccia” altro grande inedito è una ballad dai profumi anni 70 dal testo importante e quanto mai attuale, sul senso della libertà (dopo esser stati licenziati) "si io giro libero per le strade della mia città solo e col sole in faccia sto sorridendo ma non so più il perchè" che fa il paio a livello di messaggio con il trascinante western di “(I Buoni I Brutti E I Cattivi) Nel Ghetto” di Alberto Radius:  dove l'unione con Morricone  è sublime. “Anche Se Non Lo Sai” l'ultimo inedito, ha un mood anni 60, delicato e dolcissimo nel testo "ed è bellissimo è un incantesimo perchè anche se non vuoi non puoi impedirmi di pensarti, di inventarmi i passi tuoi", chiude con ironia, l'omaggio a Fred Buscaglione di "Noi duri" in maniera ideale perchè i toni ricercati e intimi, le soluzioni adottate a render la tensione emotiva in maniera più sobria, senza caricarla di eccessi nel corso dell'album, trovano definitivamente in questo brano la sua chiusa perfetta.

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