Guitar Sud Festival - Resoconto Live - Teatro Impero Marsala (dal 31 maggio al 2 giugno 2013)




Tre serate di grande musica, il "Guitar Sud Festival", si è concluso ieri sera a Marsala, con il pubblico in piedi a tributare il giusto omaggio a  Sylvain Luc, un vero e proprio fuoriclasse, che per un'ora ha deliziato la platea del Teatro Impero, alternandosi tra due chitarre, pedaliere, loop e una mimica espressiva da grande intrattenitore, tra omaggi alla canzone italiana e virtuosismi tecnici, delicato ed energico allo stesso tempo, sempre intenso ed emozionante.


La sera precedente era stata la volta del “Timeless Trio”, con Gerard Pansanel, alle chitarre, Joel Allouche, alla batteria e Rémi Ploton al piano, che hanno proposto un jazz ricercato e d'atmosfera, prezioso e cristallino negli scambi strumentali, tra standard e improvvisazioni.


Venerdì scorso era toccato invece ai musicisti manouche Bernard Scotti alla chitarra solista (che suona col mi cantino invertito ed è "un mostro" di bravura si intende) e Alain Palumbo alla chitarra ritmica, una vera e propria "macchina" di precisione, accompagnati dalla voce calda e potente di Christiane Raby, che non si è risparmiata in vocalizzi, davvero straordinaria, coadiuvati per l'occasione dai musicisti marsalesi Michele Pantaleo (chitarra elettrica) e Giacomo Bertuglia (contrabbasso), aprire la rassegna nel nome del ritmo, in maniera assolutamente coinvolgente e avvincente.


Tre grandi serate di musica insomma come dicevamo all'inizio e bisogna dare il giusto merito agli organizzatori della rassegna,  il cantautore marsalese, francese d'adozione Gianfranco Buffa e lo stesso Giacomo Bertuglia.
Tra le note negative, si, ci sono anche quelle, c'è stato il fatto che gli eventi erano a carattere gratuito, lo sappiamo, sembra un paradosso... ma non lo è... perchè parte del pubblico entrava ed usciva dal teatro con assoluta nonchalance e cosa ancor più discutibile parlava a voce alta senza alcun riguardo per chi era andato a vedere il suddetto spettacolo, stiamo parlando di una minoranza si intende e nel corso delle tre serate soltanto nella seconda la maleducazione ha preso davvero il sopravvento, tanto è che noi stessi abbiamo apostrofato alcune persone che evidentemente passavano di li per caso e parlavano di cosa avevano mangiato a cena: "Signori, scusate, ma siamo a teatro non in un salotto, grazie". 

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