Cha Cha Cha di Marco Risi


Un giallo a forti tinte noir per il ritorno alla regia di Marco Risi, "Cha cha cha" è ben costruito e rende in maniera efficace la dicotomia tra Argentero (Corso) e Amendola (Torre), la chiave del film, che si affrontano per far luce su due omicidi apparentemente slegati tra loro. La sceneggiatura scritta dello stesso regista con Andrea Purgatori e Jim Carrington non ha crepe, è scorrevole e non banale. Manca qualcosa a livello d'intensità ed emozione nel seguire la vicenda, anche se si nota lo sforzo di far si che la verità venga celata il meglio e il più tardi posssibile e anche quello che accade dopo e che evitiamo di dirvi per non far spoiler non dispiace... per il suo carattere di riflessione/giudizio a/morale che si estende sulla nostra società. Buona anche la costruzione dei personaggi dove solo il compagno Pippo Del Buono (l'avvocato Argento) della Herzigova (Michelle) appare sin troppo stereotipato, peccato anche per una mancata disamina sui fatti dell'allontanamento dalla polizia di Argentero o della sua relazione con la Herzigova, avrebbero contribuito magari mediante l'uso di flashback, a chiarificare ancor più i contorni del protagonista. Ma di giallo puro trattasi ed il fulcro del film sta tutto nelle indagini del detective non sulla sua persona. Piace la fotografia cupa di Marco Onorato e certi movimenti di macchina specie nella prima parte sono più che apprezzabili.

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