Jovanotti - Resoconto Live - Palermo, 6 luglio 2013



Un artista con la A maiuscola, capace di trascinare una folla immensa dall’inizio alla fine, per più di due ore e mezza di concerto. Sempre concentrato e intento a regalare emozioni e sempre grondante di sudore... ed energia, che trasmette in uno scambio continuo, sempre in movimento, in un palco enorme, che da destra a sinistra copre tutto un lato del velodromo e si estende su due corridoi, uno più corto e l’altro più lungo, fino ai piedi della tribuna. Artista e anche Atleta con la A maiuscola che non ne vuol sapere di risparmiarsi, un vero e proprio moto perpetuo. 

Si parte dagli anni ’80 con Ciao mamma e si concluderà con gli anni ’90, con Penso positivo, nel mezzo più di trenta brani, dove troverà il tempo di cambiarsi d'abito ben 5 volte! Di certo lui sa come non annoiarsi e non fare annoiare anche se il tempo, si sa, "Comunque vadano le cose lui passa e se ne frega" e quindi... Tensione evolutiva, Safari, Mezzogiorno, Serenata rap una dietro l'altra per concludere la prima parte con Mi fido di te.  




Palese e fondamentale è il forte feeling con la band. Ognuno interpreta perfettamente il suo ruolo sul palco. Dal chitarrista Riccardo Onori al bassista e “compagno di mille avventure” Saturnino, i quattro elementi dei fiati e poi ancora il percussionista Leo D’Angilla, il tastierista Christian Rigano e lo straordinario batterista Gareth Brown. E poi Lorenzo torna in scena, nella sua veste più elegante, in giacca e papillon e si fa romantico. Ci fa ascoltare: Piove, Tutto l’amore che ho, Ti porto via con me, Ora, Le tasche piene di sassi. 

Poi un altro cambio (abito super colorato) che preclude a un altro cambio d'atmosfera, da l'amore a venir declinato adesso è il ritmo, l'energia, la vita che pulsa e allora "Muoviti muoviti man, comincia a muoverti, muoviti man" ma "Tanto, Tanto, Tanto"e... Io danzo, Una tribù che balla. Qualche secondo di pausa, poi in giacca bianca accoglie sul palco "la sua vita": la figlia e la moglie… “perché è di regola nella nostra famiglia che quando si viene in Sicilia, in questa terra meravigliosa, loro vengano con me” dice. Si avvicina a loro, le bacia e le fa ballare. Dedica alle sue due donne: “Bella”, “Un raggio di sole” e “A te”. ed infine dedica al pubblico “Baciami ancora”, colonna sonora del film omonimo di Muccino. 



Esce nuovamente di scena e poi torna ancora. 35 brani non sono pochi... Al centro del Velodromo sbuca un grande tamburo... è il momento di L’ombelico del mondo mentre si scatena l'apoteosi tra i fan, Il più grande spettacolo dopo il big bang e Ragazzo fortunato. Pantaloni rossi, camicia bianca e giubbotto di pelle blu, per il momento finale. Poi saluta tutti, sempre con il garbo, la gentilezza ed il gran sorriso che lo hanno sempre contraddistinto, presenta i suoi compagni d’avventura e poi si congeda dal pubblico. Ovviamente non finisce. Il pubblico chiama a gran voce il suo nome. E lui non si fa attendere.

 

Penso positivo chiude la serata, mentre lui la interpreta ancora una volta ballando e correndo da un corridoio all’altro, immerso in un abito completamente dorato. 
Infine, accompagnati dalle note di “Ti porto via con me” e del nuovo singolo “Estate”, Lorenzo e i suoi musicisti, passeggiano per tutto il palco, salutando il pubblico che ha perso il fiato quando invece lui ne ha ancora in abbondanza. Tutti in piedi... anche in tribuna... è standing ovation... Lorenzo è visibilmente commosso e un applauso infinito accompagna la "grande famiglia" verso l'uscita... verso un altro viaggio... ovviamente,  con le scarpe piene di passi, la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te...

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