Versozero - Evolver


"Passo dopo passo abbiamo costruito un muro" recita la titletrack, ma il muro è prettamente sonoro, metafora che ci sembra calzante per il gradito ritorno dei Versozero... "Evolver" è granitico, compatto... come un muro appunto, ma non è banale nè ripetitivo nonostante le 15 tracce più l'intro e l'outro possano a un primo ascolto apparire eccessive e nel complesso che non ci siano novità sostanziali, ma il rischio di un lavoro monocorde è scongiurato dalla qualità innanzi tutto dei brani in se e dell'eterogeneità della proposta all'interno di quasi ogni singolo brano partendo da un sound tipicamente hard rock, un album di sicuro impatto, curatissimo in ogni suo aspetto, a cominciare dai testi, prettamente "sociali" che non scadono mai nell'ovvio o nel populistico, per continuare con la ritmica, sempre incessante e con un cantato più che convincente.  
Passando in rassegna le canzoni, "Nova", la traccia d'apertura è anche una di quelle più orecchiabili: "Benvenuti alla cena delle ceneri", dove hard rock e melodia si sposano ottimamente "lasciami dormire devo finire un sogno", "2000 anni": è più varia al suo interno, maggiore è la carica, l' energia trasmessa: "ricordo bene quando il mondo era più attento ricordo bene chi lo ha reso così debole e stanco", con "Memorie" la tensione cala giusto un pò,  ha un testo meno criptico e che presumibilmente parla e bene del passato che accompagna la nascita di un nuovo amore, che irrimediabilmente ognuna si porta appresso: " parlami di te trovarti non è stato facile così penso alle cose che non ho saputo parlerò di te delle tue convinzioni fragili penso alle cose che non ho saputo o voluto credere", "Il silenzio perfetto": lodevole la costruzione armonica del ritornello: "dalla fine del mondo non mi aspetto poi troppo giusto un poco di pace un lampo di luce e un silenzio perfetto", con "Incontro": la band passa a sonorità metal "voglio un incontro ravvicinato veder il diavolo parlar con dio", "Evolver": "questo tempo è mio questo mondo è mio per una volta voglio parlare io..." è quasi stoner coi suoi riff pesanti e il suo incedere marziale e solenne,con un finale a tinte progressive, "Ora sono qua": "quando mi crederanno io non ci sarò", la varietà la fa da padrona, immersa in un'atmosfera convulsa, con le chitarre taglienti e precise e la sezione ritmica sostenuta, "Vitriol":è una sorta di hardcore punk metal potente e trascinante "c'è sempre un modo per combattere" e si prosegue così senza un attimo di respiro con "Il coraggio": "ognuno sceglie il suo inferno con cura" da segnalare l'ottima parte strumentale e "Nemico fiele" "non voglio fare a meno del nemico che c'è in me", dove ci sentiamo qualcosa anche degli Afterhours , "Reduce": "voglio un dio che si fidi di me" è solida e diretta... potrebbe esser stata scritta dai Ministri. "Non ho paura":"parlami piano vieni più vicino raccogli le parole e portale lontano" è una mantra ballad dalle dinamiche pop più accentuate che sfocia nella melodia articolata del ritornello affatto banale, i toni e specie il ritmo si abbassano così leggermente ma non è affatto segno che il gruppo stia tirando il fiato... "Fatti parole opinioni":"sentire scegliere capire questo è il posto adesso" e "Le unghie nei palmi":" io vado avanti e basta" sono semplicemente più immediate, "Nuova alba" ha toni più diradati, ed ha un mood solenne specie nelle parole che esprimono "la voglia di sperare ancora": "l'alba siamo noi questo è il mondo che parlerà per me".
L'album è scaricabile gratuitamente sul sito internet della band
http://www.versozero.it/

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