Deluded by lesbians - Heavy Medal/L'altra faccia della medaglia




I Deluded by lesbians tornano con ben due versioni, una in inglese e una in italiano, denominate Heavy Medal e L'altra faccia della medaglia, l'energia è uguale, la vitalità che la band trasmette non teme traduzioni... è un album potente e coinvolgente, dove è facile venire risucchiati dal muro sonoro delle chitarre elettriche, dalla ritmica incessante e dai testi bizzarri e beffardi, merito anche della mano di Luca Serpenti che dona una coesione e un impatto non indifferente. Per il resto italiano o inglese fa davvero lo stesso, i nostri rilasciano la doppia versione per avvicinarsi all'indie nostrano non senza polemica, ma è anche vero che i testi nel loro essere diretti, surreali e astratti in questa maniera hanno una chance in più per venir maggiormente apprezzati,per il resto il tiro, il sound, per l'appunto non cambiano e la goduria è la stessa... il groove è di quelli che spaccano per usare termini giovanili, ma i testi anche nell'uso esplicito a volte persino senza ritegno delle rime, aggiungono non tolgono, accentuano per così dire l'elemento punk che non dispiace di certo, per un disco da ascoltare ad alto volume e pogare, cantando i brandelli dei ritornelli che tra l'altro non mancano:

"Il batterista": "il sintetizzatore oggi è molto più chic" pop elettronico, che con l'entrata del batterista "uno in meno da mettere in lista" per l'appunto e i riff di chitarra elettrica possenti diventa tutt'altro: 
"chiedi alla shampista, lei sa cosa serve per essere in"

"Vi.To.An.To.Ni.O": "vende i dischi anche i dvd vito i suoi cd tonio gli lp" hard rock, con ritmica martellante e riff ben assestati, quasi una risposta al brano d'apertura

"Vigili del fuoco": "la morale sai qual'è se bruci la salsiccia chiedi aiuto e non ce ne è" Intro rock solenne... che non esplode... il brano prosegue nell'attesa costante:  "se c'è da scappare è colpa del maiale"... 

"Canzone per l'estate": botta punk e melodia, rigorosamente in due minuti e trenta, con un gran lavoro di chitarre elettriche, ottimamente assestata "dentro al letto sogno di volare ma non posso sento che le mie speranze se ne sono andate"

"Anelli di cipolla": la canzone per l'estate è stata scritta, ma "lei cucina tutto il giorno" e sai che c'è "mi piace troppo la tua pasta a forno"... ancora un tripudio di chitarre, sospesi tra stacchi beffardi, a denotare l'ironia del brano... power pop più che punk da friggere comunque ad alte temperature

"Cane morto": chitarre incendiarie..."muiono i sogni i predicatori, muiono i cani e i loro padroni, muiono i sogni i predicatori... muori con me"

"Cuccioletto": hard rock blues, "tocca il cuccioletto e anche il suo padrone facci una carezza e senti l'emozione" cane da e per rimorchio...  cane uguale all'uomo che sei, irriverente e divertente... 

"Stonehenge" altro brano punk, che poi si evolve e abbassa i giri, sfociando in una suite musicale distorta e acida per poi riprendere di vigore: "Forte sarai mai crollerai figlia tu dei muscoli miei" (cit. Marta sui Tubi?)

"I suini non sono fini gastronomi": ".. sono maiali"... blues sovraccarico e marziale, contaminato e potente

"Medaglia pesante": "ti sembro felice ma poi faccio finta ho perso la battaglia ma qualcuna l'ho vinta" dove perdere è sembrare di vincere, stoppate, ancora incedere marziale e virata pop punk nel ritornello con bridge solenne a sancire "l'eterna vittoria"

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