Come nasce
Buongiorno? Dalla fase compositiva ai suoni che poi sono finiti sul
disco, dai testi agli arrangiamenti… insomma diteci tutto
Buongiorno nasce da un momento di
difficoltà che il gruppo ha vissuto tra il 2011 e il 2012.
In linea con i tempi attuali possiamo
parlare di una vera e propria crisi collettiva ed individuale, sia dal punto di
vista musicale e creativo, sia da quello umano, ovviamente vissuta in maniera
diversa a seconda delle differenti sensibilità. Tutto questo ci ha portato a
raccogliere una serie di “intuizioni musicali” di varia natura, da pattern
ritmici e loop elettronici a melodie vocali o chitarristiche, che in qualche
modo cristallizzavano l’emozione dell’istante e, elaborate in secondo momento,
sono poi diventate le dodici tracce che si possono ascoltare nel disco. Il
nostro modo di scrivere si è trasformato da un approccio esclusivamente “da
sala prove” a un percorso di produzione più complesso, forse meno parallelo e
più seriale, nel senso che non in tutte le fasi siamo sempre tutti e quattro
assieme: l’obiettivo è stato quello di dosare tutti gli ingredienti e gli
strumenti in maniera equilibrata rispetto all’idea di partenza, evitando di
essere limitati dalle nostre capacità tecniche, ma scrivendo cose che abbiamo
addirittura imparato a suonare in un secondo momento.
Buongiorno è un
titolo solare, ricco di speranza… di apertura…
Il disco raccoglie pezzi che raccontano
il cambio di prospettiva di una persona nei confronti del mondo circostante,
per questo motivo si può tranquillamente parlare di apertura, c’è sempre un’angolazione
diversa da cui guardare le cose.
Si può
tranquillamente parlare di pop, semplice e diretto, curato in ogni singolo
aspetto, che arriva con intelligenza, era questo il risultato che volevate
ottenere?
Si, senza troppi giri di parole credo che
la nostra musica ad oggi si possa inserire nel contesto del Pop. Ascoltiamo
tantissime cose anche diverse tra di noi, e, per questo motivo, crediamo si
possano percepire molteplici contributi da altri universi musicali, ma ci piace
far confluire tutto subordinandolo al brano.
C’è un uso
dell’elettronica mai invadente e sempre funzionale al servizio del brano, dal
gusto retrò… e anche un uso dei cori molto interessante, come avete lavorato in
particolare su questi due aspetti?
Anche questa è una giusta osservazione,
abbiamo lavorato tanto sulle armonie dando spazio a due elementi che forse in
passato non avevamo sviluppato come avremmo voluto, o forse non ne eravamo ancora
così consapevoli.
Quali
sono state le influenze del disco sempre se ce ne sono e quali sono i
personaggi più in generale che vi hanno ispirato dagli inizi ad oggi?
Ce ne sono tantissime, come ti anticipavo
abbiamo ascolti eterogenei e ognuno di noi preferisce artisti diversi a seconda
del periodo. Due realtà che ci hanno sempre ispirato sono stati i Depeche Mode,
per la musica oltre i confini dell’Italia, e Franco Battiato, per quanto
riguarda il panorama nostrano. Ci sono sicuramente anche figure esterne al
mondo della musica che in qualche modo influenzano il nostro modo di scrivere,
soprattutto per quanto riguarda i testi e/o i contenuti, un libro che ha avuto
un grande valore nella genesi del disco è stato “L’Alchimista” di Paulo Coelho.
E di
conseguenza ci sono band nel panorama italico che vi piacciono particolarmente?
Cerchiamo sempre di seguire il panorama
circostante anche musicalmente diverso o lontano da noi. I Tre Allegri Ragazzi
Morti sono una band interessante, oltre che per l’ottima musica, anche per il
lavoro di integrazione artistica che da sempre portano avanti e per il polo
discografico che hanno strutturato con La Tempesta, che ha permesso a band come
Il Teatro degli Orrori di uscire. Interessante tutto il percorso musicale dei
Verdena e, nell’ambiente “mainstream”, la grande evoluzione artistica di
Lorenzo. Ma come loro crediamo che ci siano tantissimi Artisti con la A
maiuscola qui in Italia.
Date live da
segnalare ai nostri lettori e progetti per il futuro?
Da Novembre inizieremo nuovamente a
suonare in giro, contemporaneamente lanceremo un canale virtuale da quale
pubblicheremo live, backstage e altri contenuti multimediali di vario genere,
una sorta di televisione cocKoo in diretta dal nostro quartier generale
astigiano. Per info di qualsiasi tipo venite a trovarci su cocKoo.it
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