Paolo Cattaneo - La luce nelle nuvole



Un autore di classe che ancora una volta si ripropone con garbo e stile, giocando amabilmente sui chiaro scuri delle atmosfere evocate, delle sensazioni suggerite, delle storie, dei sentimenti raccontati di volta in volta... Paolo Cattaneo con questo "La luce nelle nuvole", si muove come un pittore che via via va assestando pennellate risolutive a un quadro ben esposto in una galleria segreta, intima... ogni tanto c'è voglia di portarlo fuori e allora la sezione ritmica cresce e si fa ammiccante ma sempre con gusto, altre volte si ritrae coscienziosamente, altre ancora si lascia guardare e ammirare... Partiamo dalla fine per analizzare meglio l'album, dalla scarna e intensa "Non ho rabbia non ho pietà": "non c'è umano che consoli non c'è dio che preghi per me" ballad al pianoforte, che si dscosta decisamente dal resto delle canzoni, avrebbe forse meritato un maggior sviluppo strumentale... ma è anche vero che avrebbe finito per stonare del tutto nell'insieme... che si apre con "L'innocenza": synth pop vintage, immediato e di sicuro impatto: "arriva in capo al mondo con un semplice sospiro la stanza gira gira in tondo" e prosegue con la splendida "Mi aspetto di tutto":costruita ottimamente, pop dalle sonorità retrò, con Lele Battista e con un ritornello da canticchiare dopo mezzo ascolto: "cosa aspettarmi da te non so che aspettarmi da te amica mia ma non ho paura di niente perchè io ti voglio come tu sei". "Le tue ali": "orizzonti che tu non sfiori mai mentre io ci vorrei dormire" brano di Mario Lavezzi, diradata e suggestiva, con gli archi a sorreggere, poetica insomma, non solo per le parole. "Come per miracolo": ottimo l'arrangiamento, tra variazioni di ritmo e atmosfera: "non son cambiato ho un lavoro come un altro intanto studio il moto dei pianeti e tu ami ancora i marziani più degli umani?". "Col mio ritmo": "il tuo nome è una promessa che sposta i capricci dei cieli per questo la tua storia non mi interessa più" ripresa da L'equilibrio non basta, piacevole e godibile, con la melodia leggera del ritornello."Tarda pure": pop elettronico, complice, a narrare le paure di un primo appuntamento da ritardare appositamente, "per scoprire il prezzo della felicità", prodotto da Riccardo Sinigallia:"ridi pure mettendoti il rossetto sogna pure baciandoti allo specchio per le scale non avere troppa fretta se ti perdi tarda pure tarda ancora un pò"."Roma Milano":dall'incedere incalzante: "ogni giorno l'onda ci trascina via" "sai che ti assomiglio mio vicino come te sul treno del destino". "Ammirazioni folli": "ai piedi del mio letto ti adoro come un gatto" andamento zompettante, piace la virata melodica del ritornello. Un album dunque, elegante, raffinato che ha il merito anche di arrivare facilmente, non è poco.

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