Shakalab
è ormai una realtà consolidata del reggae e dei suoi derivati,
primo fra tutti la dancehall, il rootz, ma anche l'hip hop. A memoria
non ricordiamo un gruppo nella parte Occidentale della Sicilia così
proficuo, eppure l'Etiopia, terra di “papà” Bob Marley non è
poi così lontana. Gli Shakalab vengono precisamente da Trapani e
dintorni, dove negli ultimi anni è nata forte una vera e propria
comunità reggae fatta di musicisti in levare, dj, selecta e sound
system. Il collettivo è formato dall'unione di 5 interessanti
personaggi: Jahmento, Lorrè, Dj Delta, Br1 e Marcolizzo. Ognuno di
loro da un apporto fondamentale ed essenziale cui senza non
nascerebbe il progetto Shakalab. E non è la Sicilia l'unica a
rendersene conto. Per questo la band è riuscita, con questo primo
disco, “Tutto sbagliato”, a sprovincializzarsi ancor più di
quanto avessero fatto i Tinturia negli anni '90. In questa opera
prima si possono ascoltare i Sud Sound System, che ormai si
destreggiano sempre più sul palco insieme ai loro amici trapanesi,
Lion D, famoso interprete reggae che ha raggiunto la notorietà
internazionale, Adriano Bono, cantante e fondatore delle band “Radici
nel Cemento”, “La minima Orchestra”, “The Reggae Circus” e
la “Banda de piazza Montanara”, e per finire Bunna, storica voce
e leader, assieme a Madasky, degli Africa Unite, la band italiana
perla della scena reggae mondiale. Un disco da ascoltare in macchina,
col sole, con la pioggia, il sabato sera, ma anche il lunedì
mattina... i singoli “I poteri crollano”, “Il posto giusto” e
“Reggae-by” (accompagnati da videoclip ben fatti) dovrebbero
stare nelle hit di tutte le radio nazionali al posto di altra
robaccia.
“Sha-ka-lab”:
questa canzone di presentazione del gruppo, dà un assaggio degli
stili apparentemente diversi dei 5 componenti della band che
convergono in un'unica direzione. Ritmo molto rootz, cadenze reggae con il featuring di Adriano Bono a fornire un sostegno “meridionale”
al gruppo...
“I
poteri crollano”: uno dei singoli sfornati dal disco, un vero e
proprio ritmo ossessivo e martellante, ben costruito, con un testo
che condanna la politica ed il Governo italiano che ci considera
“merce senza valure”, perchè il dialetto siciliano è alla base
di una musica che viene da lontano, a volere elevare le radici e la
tradizione dell'isola, così come hanno fatto i Sud Sound System con
la cultura pugliese...
“Mr.
Policeman”: e non poteva mancare, così come da buon reggae, una
canzone contro... “gli sbirri”... ed il sistema giudiziario. E'
ben noto che ad ogni concerto reggae le Forze dell'Ordine guardano
con sospetto i suoi “adepti”... “un semu genti chi avemu a chi
fari chi i delinquenti”... forse l'uso di epiteti è eccessivo...
la seconda parte del brano mostra la parte “naturale” degli
Shakalab: Jahmento e la sua vocalità che ricorda molto Bunna... nel
finale Dj Delta si sfoga sul disco...
“Nella
rete”: Lion D non potrebbe esprimere al meglio il testo di questo
brano, essendo un cantante di denuncia con quella sua voce molto
“melodica”... “siamo alienati, condannati, schiavi di un
sistema...”. Sonorità surreali anche grazie a Dj Delta e al pezzo
che in generale è molto reggaemuffin
“Tutto
sbagliato – interlude”: più che un brano è un remix di errori
degli Shakalab... una sorta di title track divertente proprio perchè
alquanto anomala...
“Il
posto giusto”: macchina in moto, occhiali da sole e radio a palla:
questo è un vero e proprio tormentone e ci chiediamo come davvero
non sia passato nei canali nazionali. Poco male, qualcuno se ne
pentirà... tipico brano in levare, dalla melodia trascinante con
bridge dancehall... “tutto quello che volevo ce l'ho tanto è vero
che non partirò”...
“Banana
republic”: parafrasando un famoso brano firmato Dalla-De Gregori,
la “Banana Republic” degli Shakalab è un po' diversa:
precariato, mal governo, tv, “ministri ballerini”, raccomandati,
clientelismo e disoccupazione ... fermiamoci qui... non c'è futuro,
quello per cui, fino all'ultimo momento della sua vita, Bob Marley
aveva lottato. Il reggae è questo, prendere o lasciare, e la band
trapanese ha fatto davvero un ottimo lavoro senza strafare...
“Reggaeby”:
uno dei brani più potenti del disco ed i Sud Sound System spingono
il brano di “ottima fattura”... con chi ce l'abbiano gli Shakalab non ci è dato sapere, ma sicuramente si risente nel testo una
condanna verso il sistema reggae siciliano... “è inutile che
spingi coi tuoi gomiti, la vivi manco fossi alle Olimpiadi”...
bravi Lorre, Brl e Marcolizzo nel “passarsi la palla” con i Sud
Sound, cosa peraltro non facile... finale di fuoco con la perfetta
introduzione della voce di Jahmento e l'apporto di Dj Delta
“L'attrazione”:
sonorità alla Africa Unite, buona dose di campionamenti per un brano
più elettronico rispetto agli altri... echi di voci a donare
profondità oltre che “positività”... e “sostituire il buio
con la luce” ad una canzone davvero attraente e ci piace ancora una
volta sottolineare Jahmento che sicuramente dona al gruppo la giusta
quantità di armonia...
“Senza
limiti”: così semplice e di una delicata bellezza, la voce di
Bunna si sposa con quella di Jahmento... la parte hip hop molto
precisa e puntuale... forse un po' spoglio di strumentazioni ma
davvero molto delicato... finale molto giamaicano...
“'Nsemmula”:
la terra, le radici... i cambiamenti del mondo, tutto lo si può
affrontare solo insieme, ed è questo il significato del titolo...
insieme... perchè, come cantano loro, la musica unisce, “ogni cosa
unita la si supera”...
“Original
Shakalab outro”: la famiglia Shakalab appunto, chiude con un mix di
reggae, riff storici e... Dj Delta che scratcha a manetta... proprio
adesso che “a gente si quaria” (la gente si riscalda), abbiamo
bisogno di un'altra dose di buon umore... rewind...
SHAKALAB - I POTERI CROLLANO
RispondiEliminaQuiero la cancion ;SHAKALAB - I POTERI CROLLANO
E voglio segnare un punto qui. E' quello di poter guardare indietro, un giorno, e vedere che questo mondo è veramente migliore grazie a un piccolo contributo che forse, ognuno di noi può fare.
Quiero la cancion ;SHAKALAB - I POTERI CROLLANO
RispondiEliminaE voglio segnare un punto qui. E' quello di poter guardare indietro, un giorno, e vedere che questo mondo è veramente migliore grazie a un piccolo contributo che forse, ognuno di noi può fare.
OKOKOKOKOKOKOK
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