Il titolo
del telefilm è uno: "American Horror Story", ma in realtà ogni anno
cambiano la trama e i personaggi. Da tre anni, infatti, Ryan Murphy - lo stesso
ideatore di Glee - mette in scena piccoli capolavori, trasformandoli in serie
tv da 13 episodi ciascuno. La serie ha già conquistato un Golden Globe e 4
Emmy, e non è strano ipotizzare l'arrivo di altri riconoscimenti in futuro.
"American Horror Story" non è solo amata dalla critica, ma anche dal
pubblico. E’ la serie più vista di sempre sulla FX e questo non solo per merito
di Murphy, ma anche grazie a chi sta davanti le telecamere. Gli attori sono
formidabili, soprattutto quando facciamo nomi come Jessica Lange - candidata
parecchie volte agli Oscar e vinto nel 1995 per la sua interpretazione in
"Blue Sky" - Joseph Fiennes, Zachary Quinto, Connie Britton e Dylan
McDermott.
Pur avendo tre trame distinte e separate e quindi personaggi sempre
diversi ogni stagione, alcuni di questi attori tornano, con diversi ruoli,
anche nelle stagioni successive. Jessica Lange è, ad esempio, uno straordinario
elemento dei primi tre anni, confermata anche per il quarto. E sta proprio lì
la particolarità di "American Horror Story", il primo telefilm a non
avere una relazione tra le varie season. Sembrano telefilm diversi, ma tutti
dal forte elemento Horror ovviamente, che rende la serie ancora più attraente,
anche perché di telefilm i horror americani riusciti nel corso della storia non
ce ne sono stati molti, ed "AHS" è l'esperimento fino ad oggi, senza
alcun dubbio, più riuscito. Il primo episodio è andato in onda su FX il 5
ottobre 2011, e al momento stanno andando in onda gli ultimi episodi della
terza stagione, invece in Italia è arrivato quasi in contemporanea, il 31
ottobre del 2011. Lo scorso 14 gennaio è partita, sempre sulla pay satellitale
Sky, la season 3.
Il primo
"American Horror Story" dal sottotitolo "Murder House", è
sicuramente il più riuscito tra i tre incipit. Una casa stregata è la
protagonista della storia e parecchi sono i riferimenti ad altri film horror
del passato quali "La Casa", "Non aprite quella porta" e
"L'esorcista" su tutti. La famiglia Harmon, formata dallo psichiatra
Ben (Dylan McDermott), la moglie Vivien (Connie Britton) e la figlia
adolescente Violet (Taissa Farmiga), trasferiti a Los Angeles, acquistano
questa villetta considerandola un vero affare, ma ben presto capiranno che non
è tutto oro ciò che luccica, come d’altronde da copione. Scopriranno presto che
i precedenti proprietari, una coppia omosessuale, è morta in quelle stesse
mura, ma non sono stati gli unici. Violet, ad esempio, si innamorerà di Tate
Langdon (Evan Peters), figlio (defunto) della vicina di casa Constance (Jessica
Lange), unica a conoscere la verità sulla casa e sui precedenti proprietari.
Chi muore in quella casa, rimarrà per sempre intrappolato al suo interno.
"Asylum"
è il secondo paragrafo di questa particolare saga, ed è, al momento, quello
meno credibile tra i tre, se di credibilità si può parlare. Troppa carne al
fuoco e poco tempo per esporla al meglio. In questo caso ci troviamo in un
manicomio nel 1964. Sorella Jude (Jessica Lange), dirige l'istituto Briarcliff,
presieduto dal monsignor Timothy Howard (Joseph Fiennes), in cui troveremo
anche lo psichiatra Oliver Thredson (Zachary Quinto). Ospedale psichiatrico in
cui vivono un serial killer, un demonio, un ex medico nazista con la passione
per gli esperimenti barbari e addirittura gli alieni. Insomma una esagerazione
da molti punti di vista. A ben vedere è sicuramente il più macabro tra i tre
racconti “assemblati” da Murphy fino a questo momento, ma alcuni elementi di
troppo (in particolare gli alieni, a nostro avviso, evitabili) e troppi gli
elementi di contrasto.
"Coven"
è l'ultima fatica. Senza alcun dubbio il meno macabro tra i tre, ci porta nel
mondo, tanto gettonato ultimamente, delle streghe. Raccontandocelo ovviamente
in maniera decisamente più credibile di quanto non lo faccia "Le streghe
dell'East End" (di cui abbiamo parlato qualche mese fa). Ripercorrendo la
storia dalle pioniere, le famose streghe di Salem, con flashback che ci
riportano a quei tempi e ci raccontano la storia di Madame LaLaurie, serial
killer vissuta nell'epoca coloniale che viene liberata da Fiona (Jessica
Lange), dopo duecento anni di prigionia. Poi il telefilm ci riporta ai giorni
nostri e scopriamo che oggi le streghe sono quasi del tutto estinte, ma che
esiste un istituto che ancora insegna, alle poche ragazze rimaste, l'arte della
stregoneria. A guidare il "Coven" è la Strega Suprema Fiona, che dopo
un periodo di assenza, torna nella scuola, per riprendersi il posto,
precedentemente lasciato nelle mani della figlia Cordelia (Sarah Paulson). Le
allieve sono soltanto 4, ognuna con delle specifiche abilità e anche con dei
caratteri ben marcati. Troviamo l'ultima arrivata, la timida Zoe Benson (Taissa
Farmiga), la scontrosa e irriverente
Madison (Emma Roberts), la paffuta ed impacciata Queenie (Gabourey
Sidibe), col potere di utilizzare il proprio corpo come bambola voodoo, senza
sentire alcun dolore ed infine la più saggia e riflessiva Nan (Jamie Brewer),
chiaroveggente con la sindrome di down.
L'unica cosa
che accomuna le tre storie è quel filo di follia che unisce tutti i protagonisti
delle varie epoche ed ambientazioni e che regna sovrana soprattutto nel
secondo capitolo, come abbiamo già detto, ma in generale la follia è un
elemento palesemente presente nei vari racconti. L’ideatore scava dentro la
mente dei pazzi e quello che c’è dentro è un vortice in piena, una realtà
distorta o forse una realtà vista com’è: nuda e cruda. Con una trama sempre
convincente e ricca, "American Horror Story" è senza alcun dubbio uno
dei 10 telefilm più belli degli ultimi 5 anni. E quest'anno è riuscito
nell'incredibile impresa di auto-superarsi negli ascolti. La première della
terza stagione è stata seguita da oltre 5 milioni e mezzo di telespettatori,
con un raiting del 3%, facendo lievitare il numero fino a quasi 8 milioni nel
corso delle puntate. Un successo senza precedenti per la rete americana FX.
Intanto attendiamo già con trepidazione il quarto capitolo della saga. Ryan
Murphy in una recente intervista ha rivelato che la serie sarà ambientata nel
1950: "Racconterà un pezzo importante della storia americana. Faremo
l'opposto di ciò che abbiamo fatto prima", ha detto. Voci di corridoio dicono
che potrebbe intitolarsi "1950" o "Circus", ma proprio ieri
Ryan Murphy ha scritto sul suo account twitter: "American Horror Story:
Clueless"! Sarà la scelta definitiva? Noi siamo qui in attesa di scoprire
cosa ci riserverà il futuro di questa questa storia horror tutta americana.
Personaggi e
doppiatori (Murder House):
Ben Harmon
(Massimo Rossi)
Vivien
Harmon (Claudia Catani)
Violet
Harmon (Virginia Brunetti)
Tate Langdon
(Davide Perino)
Constance
Langdon (Micaela Esdra)
Personaggi e
doppiatori (Asylum):
Oliver
Thredson (Fabrizio Vidale)
Timothy
Howard (Christian Iansante)
Suor Jude
(Micaela Esdra)
Personaggi e
doppiatori (Coven):
Fiona Goode
(Micaela Esdra)
Cordelia
Foxx (Cristina Boraschi)
Zoe Benson
(Virginia Brunetti)
Myrtle Snow
(Graziella Polesinanti)
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