Ritorno
assai gradito per una band storica, la “Paolino Paperino Band”,
che riparte da questo “Porcellum” con estrema vivacità e lucida
ironia che si trasforma facilmente e felicemente in un sano
sberleffo, uno sguardo irriverente sui nostri tempi, che nasconde
alla resa dei conti, tanta amarezza e forse finanche sfiducia, al di
là delle apparenze, da una sinistra in mano ai radical chic che
fanno quel che vogliono della cultura ridotta a merce o a
pressapochismo a cominciare da “Giornalista”: ”Se ti senti
di sinistra contatta un’analista se ti senti un’analista contatta
un giornalista” martellante e ben centrata dal punto di vista
testuale con un ottimo bridge finale “Seduti sul soggiorno sdraiati
sul divano”, cresce il giornalista o ancora in “Anima del cazzo”:”Sono uno scrittore ma odio esser prolisso e non ci salto fuori con un
mutuo a tasso fisso ma per fortuna Cuba è un paradiso socialista
dove si può far festa e far vita da turista”, ritmiche in levare
con la chitarra a conferire solennità allo sberleffo “Adoro far
polemica parlando di politica” e allora ecco che le differenze si
assottigliano fino a scomparire e capita di imbattersi in personaggi
come Jesus Crust”: “Non sono un punkabbestia... Rispetto le
bestie perché penso vegan, poi porti i tuoi cani ai concerti metal”
filastrocca irriverente che fa il paio con i concetti (e nelle
sottili differenze) espressi in Sanpietrini: “Qua ci deve essere un
errore sono il figlio del questore chiami pure mio papà” e ancora: “La mia specialità è la serranda se
mi va sfondo anche una panda ”beat rock" aiuto celerini senza
rispetto per i cittadini” e in “Peones”: “Speriamo che ti
colga la finanza di Natale fottuto capitalista”, stop and go con
bridge reggae per un testo che riflette sul che cosa cambierebbe se
al potere ci fosse un peones qualunque: “E nel mio piccolo mi
industrio per dare sempre il peggio di me” sogno di rivalsa
diventato sogno di potere con tanto di nichilismi punk mandati a
farsi benedire “In otium” in “Enalotto”: perché la Coop non
sei tu “Ma quando cazzo finirà l’austerità?” La critica
all’altra parte permane comunque ed è ben assestata
in “Referendum”: “Uniamo i nostri culi in un unico peto” da
anthem generazionale, con belle melodie, semplice ed efficace
e “Ciccioli”: “Cuore sangue vene legamenti senza moralismi e
sentimenti, ciccioli a manetta con i bulbi oculari dei maiali” punk
con venature metal "Elogio assolutamente sui generis come si
conviene della carne e del Porcellum” mentre tralasciando
l’invocazione “Passami il sale”: la traccia forse più
breve mai scritta e “Introverso”: che sposta il discorso sugli
alieni rettiliani uguali agli umani, ma del resto: “Aon stufo di
questo o quel potere, tutti complici comprese le infermiere” punk
diretto melodico senza fronzoli “di fronte al medico abiuro e
tergiverso non mi rinchiudere sono un introverso” la verità
definitiva sta forse in “Troiao”: dai riff
rocckeggianti: “Cittadino italiano tu sei nato mezzo scemo come ai
tempi cantavamo del nostro primo demo”
strepitoso...woooww...belaa
RispondiEliminagrandi! han rifatto finalmente anche il sito www.paolinopaperinobrand.com con la erre! ha hha hha!!!
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