Una massiccia dose de "Il
Conte di Montecristo" di Alexandre Dumas (a cui il telefilm è liberamente
ispirato), una buona spolverata de "I segreti di Twin Peaks" ed un
pizzico di "Dallas” creano la ricetta perfetta per un telefilm come
“Revenge”. A riuscire ed anche decisamente bene nell'impresa, è Mike Kelley,
ideatore della serie tv, un thriller adrenalinico dal forte carattere soap.
Kelley mixa benissimo il tutto durante la prima stagione, ma tende a sfociare
nell'aspetto più drama a partire dalla seconda, perdendo un po’ il carattere
giallo della sua nascita. Aspetto che verrà recuperato con forza durante la
terza season, per mano di Sunil Nayar, che sostituirà Mike Kelley nella
realizzazione della nuova stagione, che va in onda in queste settimane negli
States, ovviamente con l'ormai classico calo di ascolti che ha colpito più del
90% delle serie americane nel secondo semestre del 2013. Proprio in queste
settimane, invece, ogni lunedì sera in prima serata, su DeeJayTV, in Italia va
in onda la seconda stagione. La serie ha avuto fin dall'inizio un compito
difficile da affrontare, cioè prendere il posto di "Desperate
Housewifes" nella stessa fascia oraria della ABC precedentemente occupata
dalla serie cult di Mike Cherry, riuscendo anche nell'impresa con discreto
successo. Ricapitolare in poche parole la storia di “Revenge” così
aggrovigliata di mini narrazioni è quasi impossibile, tantissimi i personaggi
che si sono succeduti in questi tre anni e soprattutto troppi i fatti accaduti.
I genitori di Daniel, i colpevoli della morte di David, non sono fin da subito convinti della nuova arrivata, soprattutto la madre Victoria Grayson (Madeline Stowe), la classica strega cattiva del regno che vuole tenere tutto e tutti sotto controllo. Victoria tra l'altro è stata l'amante di David e da quella relazione è nata Charlotte Grayson (Christa B. Allen), che il giorno in cui scoprirà chi è il suo vero padre deciderà di cambiare il suo cognome in Clarke, a discapito di quel padre, Conrad Grayson (Henry Czemy) che l'ha cresciuta per tutti quegli anni, ma a cui importa relativamente poco della famiglia e molto più della carriera politica. Tra Victoria e Conrad c'è un astio che dura da anni, i due si tradiscono a vicenda senza problemi, si fanno la guerra continuamente, decidendo ad un certo punto di divorziare, per poi tornare insieme solo per accaparrare voti per l'elezione di Conrad a governatore.
In un susseguirsi continuo di
avvenimenti, sorprese, scoop al cardiopalma, la serie segue da vicino vicende
che attraggono il telespettatore, portandolo ad immedesimarsi nella trama, a
legarsi alla storia di Amanda e Jack, ad odiare intensamente Conrad e Victora,
ammirando comunque quest'ultima per la grande donna che è - senza dubbio il
personaggio migliore della serie - a prescindere dalla cattiveria intrinseca.
La trama trascina l'appassionato verso una spirale interminabile di colpi di
scena che portano inevitabilmente a voler scoprire cosa succederà nei
successivi 40 minuti del prossimo episodio. Quello che emerge da “Revenge”, al
di là della narrazione che abbiamo detto essere già di per sé abbastanza
innovativa, è quanto odio e quanta vendetta si cela dietro il viso d’angelo
della protagonista. Si può odiare a tal punto chi ha ucciso il proprio padre,
tanto da farci giustizia da soli? Probabilmente si ed è questo l’aspetto più
inquietante della storia scritta prima da Mike Kelley e poi da Sunil Nayar. La
“miscela” di potere, denaro, segreti inconfessabili, politica, è il giusto
contorno della vendetta che sta alla base del telefilm. Non si può dire che
Amanda sia un esempio da seguire, ma certamente è interessante l’aspetto che si
nasconde dietro questa considerazione: bisogna proprio NON fare come Amanda.
Farsi giustizia da soli non paga mai, mai! Dall’altro canto però affidarsi alla
legge, spesso zittita con i soldi dei potenti, non è sempre la strada giusta. E
allora che fare? Affidarsi al buon senso, che tanto prima o poi chi ha fatto
del male riceverà male, perché Amanda (una Amanda qualunque) così facendo
potrebbe autodistruggersi.
Personaggi e doppiatori:
Emily Thorne/Amanda Clarke
(Alessia Amendola)
Victoria Grayson (Franca
D'Amato)
Nolan Ross (Emiliano Coltorti)
Jack Porter (Riccardo Rossi)
Daniel Grayson (Gabriele
Sabatini)
Conrad Grayson (Luca Biagini)
Charlotte Grayson (Veronica
Puccio)
David Clarke (Alessio Cigliano)
Amanda Clarke/Emily Thorne
(Domitilla D'Amico)
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