Revenge


Una massiccia dose de "Il Conte di Montecristo" di Alexandre Dumas (a cui il telefilm è liberamente ispirato), una buona spolverata de "I segreti di Twin Peaks" ed un pizzico di "Dallas” creano la ricetta perfetta per un telefilm come “Revenge”. A riuscire ed anche decisamente bene nell'impresa, è Mike Kelley, ideatore della serie tv, un thriller adrenalinico dal forte carattere soap. Kelley mixa benissimo il tutto durante la prima stagione, ma tende a sfociare nell'aspetto più drama a partire dalla seconda, perdendo un po’ il carattere giallo della sua nascita. Aspetto che verrà recuperato con forza durante la terza season, per mano di Sunil Nayar, che sostituirà Mike Kelley nella realizzazione della nuova stagione, che va in onda in queste settimane negli States, ovviamente con l'ormai classico calo di ascolti che ha colpito più del 90% delle serie americane nel secondo semestre del 2013. Proprio in queste settimane, invece, ogni lunedì sera in prima serata, su DeeJayTV, in Italia va in onda la seconda stagione. La serie ha avuto fin dall'inizio un compito difficile da affrontare, cioè prendere il posto di "Desperate Housewifes" nella stessa fascia oraria della ABC precedentemente occupata dalla serie cult di Mike Cherry, riuscendo anche nell'impresa con discreto successo. Ricapitolare in poche parole la storia di “Revenge” così aggrovigliata di mini narrazioni è quasi impossibile, tantissimi i personaggi che si sono succeduti in questi tre anni e soprattutto troppi i fatti accaduti.


La serie narra le vicende di Amanda Clarke, interpretata egregiamente da Emily VanCamp - già protagonista di "Everwood" e "Brothers and Sisters" - giovane e avvenente ragazza con un passato turbinoso alle spalle. Amanda ritorna negli Hampton – ville al mare delle  famiglie newyorkesi più ricche - dopo un lungo periodo di assenza passato in riformatorio. Era bambina quando ha lasciato la sua casa, cioè quando suo padre, David Clarke (James Tupper), venne ingiustamente accusato, processato e condannato per terrorismo. In realtà ad incastrarlo furono i Grayson, titolari della Grayson Global, in combutta con l'Americon Initiative, veri artefici di tutto. David morirà poco tempo dopo in carcere, sempre per mano della famiglia Grayson che hanno ingaggiato un uomo per assassinarlo. Amanda ritornerà quindi negli Hampton sotto la falsa identità di Emily Thorne, in cerca di vendetta - da qui il titolo "Revenge" - contro quella stessa famiglia che ha rovinato la sua vita e quella di suo padre. Ad aiutarla nell'impresa ci sarà Nolan Ross (Gabriel Mann), unico suo vero amico ed anche amico di David, che le consegnerà una scatola contenente i diari del padre, con tutti i suoi segreti. Al ritorno ritroverà anche il suo amico d'infanzia, l'amore della sua vita: Jack Porter (Nick Wechsler, ricordare il Kyle di “Roswell”?), che non ha mai dimenticato quella bambina con cui da piccolo giocava e di cui era già allora innamorato.


Quando vedrà Emily in lui scatterà qualcosa, ma solo alla fine della seconda stagione saprà la verità di questi strani sentimenti. Intanto in città arriva anche la vera Emily Thorne (Margarita Levieva), la ragazza con cui in riformatorio Amanda ha scambiato l'identità, portando parecchio scompiglio. Al suo ritorno infatti, Jack, ritrovandosi davanti quella che crede (si badi bene, crede) essere la bambina di cui non si era mai scordato, torna a far riaffiorare i sentimenti sopiti e si innamora della finta Amanda, arrivando perfino a sposarla e ad avere un figlio con lei. Intanto la vera Amanda, ovvero la protagonista indiscussa della serie, tenterà di arginare i vari pericoli che la circondano, iniziando a riacquistare la casa che era stata di suo padre quando lei era bambina, villa che si trova proprio a pochi metri da quella dei Grayson. Nel frattempo Amanda  tenterà di arrivare al cuore del figlio di quella famiglia che tanto odia, in modo da intrufolarsi in quella casa e riuscire a carpire tutte le informazioni possibili. Daniel Grayson (Joshua Bowman), si innamora quasi subito della ragazza ed Amanda/Emily si ritrova immersa in quel mondo che disprezza, ma a cui deve aggrapparsi a tutti i costi per avere quella vendetta di cui sente tanto il bisogno.


I genitori di Daniel, i colpevoli della morte di David, non sono fin da subito convinti della nuova arrivata, soprattutto la madre Victoria Grayson (Madeline Stowe), la classica strega cattiva del regno che vuole tenere tutto e tutti sotto controllo. Victoria tra l'altro è stata l'amante di David e da quella relazione è nata Charlotte Grayson (Christa B. Allen), che il giorno in cui scoprirà chi è il suo vero padre deciderà di cambiare il suo cognome in Clarke, a discapito di quel padre, Conrad Grayson (Henry Czemy) che l'ha cresciuta per tutti quegli anni, ma a cui importa relativamente poco della famiglia e molto più della carriera politica. Tra Victoria e Conrad c'è un astio che dura da anni, i due si tradiscono a vicenda senza problemi, si fanno la guerra continuamente, decidendo ad un certo punto di divorziare, per poi tornare insieme solo per accaparrare voti per l'elezione di Conrad a governatore.


In un susseguirsi continuo di avvenimenti, sorprese, scoop al cardiopalma, la serie segue da vicino vicende che attraggono il telespettatore, portandolo ad immedesimarsi nella trama, a legarsi alla storia di Amanda e Jack, ad odiare intensamente Conrad e Victora, ammirando comunque quest'ultima per la grande donna che è - senza dubbio il personaggio migliore della serie - a prescindere dalla cattiveria intrinseca. La trama trascina l'appassionato verso una spirale interminabile di colpi di scena che portano inevitabilmente a voler scoprire cosa succederà nei successivi 40 minuti del prossimo episodio. Quello che emerge da “Revenge”, al di là della narrazione che abbiamo detto essere già di per sé abbastanza innovativa, è quanto odio e quanta vendetta si cela dietro il viso d’angelo della protagonista. Si può odiare a tal punto chi ha ucciso il proprio padre, tanto da farci giustizia da soli? Probabilmente si ed è questo l’aspetto più inquietante della storia scritta prima da Mike Kelley e poi da Sunil Nayar. La “miscela” di potere, denaro, segreti inconfessabili, politica, è il giusto contorno della vendetta che sta alla base del telefilm. Non si può dire che Amanda sia un esempio da seguire, ma certamente è interessante l’aspetto che si nasconde dietro questa considerazione: bisogna proprio NON fare come Amanda. Farsi giustizia da soli non paga mai, mai! Dall’altro canto però affidarsi alla legge, spesso zittita con i soldi dei potenti, non è sempre la strada giusta. E allora che fare? Affidarsi al buon senso, che tanto prima o poi chi ha fatto del male riceverà male, perché Amanda (una Amanda qualunque) così facendo potrebbe autodistruggersi.


Mike Kelley in questo è un maestro, perché prima ancora di essere un ideatore e un produttore di serie tv è uno scrittore. E questo lo si nota dalla maestria con cui intreccia le trame di questo thriller-drama che il 66% dei critici americani ha accolto benissimo al suo esordio televisivo e di cui anche noi facciamo parte. Certo, non mancano scetticismi sul telefilm in questione. L'aspetto drama, viene considerato troppo in stile telenovela e questo porterebbe il lato thriller a non emergere del tutto e a non far diventare "Revenge" una serie veramente forte al 100%. Sunil Nayar, ex produttore della serie e nuovo ideatore, farà riemergere nuovamente il giallo del telefilm durante la terza stagione, che approderà in Italia sul canale Fox Crime dalla prossima primavera.


Personaggi e doppiatori:

Emily Thorne/Amanda Clarke (Alessia Amendola)
Victoria Grayson (Franca D'Amato)
Nolan Ross (Emiliano Coltorti)
Jack Porter (Riccardo Rossi)
Daniel Grayson (Gabriele Sabatini)
Conrad Grayson (Luca Biagini)
Charlotte Grayson (Veronica Puccio)
David Clarke (Alessio Cigliano)

Amanda Clarke/Emily Thorne (Domitilla D'Amico)

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