Un
disco pop vario e immediato, che spazia tra i generi musicali, pur
nel suo rimanere scarno ed essenziale, trovando la sua coesione
interna nell'ironia dissacrante dei testi, nelle storie raccontate,
che sono bozzetti iper realistici e intelligenti, spesso dei veri e
propri reading, che colpiscono sia quando si destreggiano tra
relazioni amorose improbabili, sia quando toccano temi più
importanti. "Argomenti che non vi interessano, scritti con i
piedi" l'album d'esordio del giovane cantautore ventottenne
romano Simone Vacatello in arte SiVa, è un campionario di trovate
azzeccate, a cominciare dal lancio dell'album stesso (che è un vero
e proprio non disco e si presenta sotto forma di spazzolino, ovvero
dal packaging curato da Valentino Lulli e Livia Massaccesi basta
contattare lo store digitale dell'etichetta
http://www.lapidarieincisioni.bigcartel.com
inserendo il codice riportato sullo spazzolino per ricevere
direttamente nella propria mail il disco completo in formato
digitale), ma quello che più conta è che riesce a mantenere la
misura per tutta la sua durata ed è dunque un lavoro compiuto e
riuscito, citazionista e dal guizzo, dalla zampata geniale con
l'unico limite, ma è più un consiglio, di non potere ripetersi
nella stessa formula, di dover necessariamente mutare per il
futuro... ma del resto c'è tutto il tempo e partiamo ad analizzare i
brani nel dettaglio, da quelli più propriamente cantautorali, da
l'iniziale "Saggezza bipolare":
"La mia vita è come
un film porno con Woody Allen come protagonista" citando Dalla
nei vocalizzi finali e l'indole quasi punk che prende il sopravvento
sulla forma canzone e "Filomena": folk ballad dal piglio
popolare, tra reading e cantato... "La conquisti col cervello ma
la mantieni con proteine e carboidrati" con il fantastico
paragone con le reunion delle vecchie band paragonato al rapporto
amoroso, discorso che prosegue con "Unplugged in Isernia"
con protagonista l'angelo della morte che riporta inevitabilmente a
Branduardi e gli elenchi di rockstar defunte, in attesa delle stelle
il 10 d'agosto a scongiurare: "Per me la musica è un hobby e
perciò la rinnego e faccio un pò il vago"... alla conclusiva
"Saudade in si7": leggera bossanova, "Un lavoro
retribuito ormai è come il vero amore.... arriverà quando meno te
lo aspetti". Il singolo "A seguire dj set", un reading
più beat nel ritornello: "A me piace ballare ma così mi prende
male" al reading blues di "La settimana prima che finisse
il mondo": "Mi ero innamorato con una settimana
d'anticipo", a quello su ritmica marziale ed "essenziale"
di "Cena esistenzialista": "Socrate o forse
cucciolotta 86 diceva che non si mangia per vivere ma si vive per
mangiare", vertice dell'album assieme a "Religione
tecnica": divertente a tratti spassosa critica sull'esistenza di
Dio, che c'è e scrive chi sei come il più adolescente degli
adolescenti per non dire altro, ovvero k6?, a tempo di reggae: "Ma
che vi aspettavate da uno che al settimo giorno si era già stufato
di lavorare? Bello esempio che dai!". "Mademoiselle
Strap-on": è un walzer italo-francese, ma anche
spagnoleggiante, tutto giocato su idiomi e luoghi comuni, frenate e
accelerazioni: "Lei alla toilette mi faccio un omelette"
per finire con "Amore nel traffico": “Le coppie dei Cani
immerse nel traffico romano che non si menano quasi mai", un
esordio insomma più che convincente.
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