Washington.
Una giovane e aitante donna viene arruolata dalla CIA. Annie Walker (Piper
Perabo) viene scelta e subito inserita come agente operativo, pur non avendo
finito completamente l'addestramento, non solo per le sue abilità e per la
forbita conoscenza di ben sette lingue, ma soprattutto perché conosce molto
bene uno dei ricercati più pericolosi del Paese, suo ex fidanzato, a cui
l'agenzia sta dando la caccia: Ben Mercer (Eion Bailey) - Pinocchio nella serie
"Once upon a time" - sparisce dalla circolazione, lasciando Annie con
mille dubbi. Questo è l'incipit di "Covert Affairs", serie poliziesca
della USA Network, rete che fa delle serie poliziesche la sua arma vincente.
Creata da Matt Corman e Chris Ord, apprezzata dalla critica e dal pubblico, è
già arrivata alla quarta stagione, già rinnovata per una quinta, e proprio in
questi giorni è partita in prima visione tv la terza nel pomeriggio di Italia
uno e dal 16 febbraio su Mediaset Premium la quarta stagione in prima assoluta.
La canzone della sigla - perché c'è ancora qualche telefilm che usa le vecchie
e care sigle tv - è "Can you save me" dei Power.
La
serie è senz’altro ben fatta, a tratti la costruzione dei personaggi risulta
scarsa, ma la cosa che senza alcun dubbio ci lascia perplessi è la scelta della
protagonista, non per le abilità recitative, perché Piper Perabo pur essendo
molto giovane è abbastanza in gamba e gestisce bene il ruolo affidatole, ma
perché c'è un altro personaggio nella serie che ha una storia molto più forte,
stiamo parlando di August "Auggie" Anderson, interpretato da
Christopher Gorham, un ex soldato delle forza speciali statunitensi, rimasto
non vedente nel corso di una missione in Iraq. Nonostante l'handicap, “Auggie”
è stato arruolato dalla CIA come informatico. Simpatico, apprezzato dai
colleghi e amico della protagonista, in realtà è l'elemento portante della
serie. Non è un ruolo di secondo piano il suo, anzi. A rafforzare la nostra
tesi sono i due ideatori, che nel corso della storia faranno crescere sempre di
più il ruolo di “Auggie”. E' palese che man mano lui diventerà sempre più un
co-protagonista e verrà messo sempre meno in secondo piano.
Insieme ai due nella sede della CIA troviamo anche l'ufficiale che gestisce la sezione segreta dell'agenzia dedicata alla Protezione Nazionale, Joan Campbell (Kari Matchett), ovvero il supervisore di Annie. Il direttore della National Clandestine Service, nonché colui che controlla tutte le attività della CIA è Arthur Campbell, interpretato da Peter Gallagher - famoso soprattutto per il ruolo di Sandy Cohen, papà di Ryan e Seth in "The O.C." - sposato con Joan. Ed infine troviamo Jai Wilcox (Sendhil Ramamurthy), un ufficiale della CIA con una generazione di familiari passati all'interno dell'agenzia.
Tra
vari casi da risolvere, relazioni più o meno fugaci e vari passati che
ritornano a bussare nelle vite dei protagonisti, "Covert Affairs"
rimane il classico police/drama, con un pizzico di humor, ma con risvolti
abbastanza prevedibili e con una trama poco coinvolgente e poco incisiva. Rimangono
però suggestive le immagini che ci portano in giro per il mondo. In una scena
di un episodio della seconda stagione infatti, Annie si ritroverà in Italia, a
Venezia, ma anche a Parigi, a Mosca, in Giappone, per risolvere i vari casi che
le si propongono. Questo è uno dei punti sicuramente a vantaggio della serie. Alle
volte non basta così poco per risollevare le sorti di un telefilm in un mondo
davvero colmo di serie tv, ma in questo caso, a quanto pare, al pubblico basta,
visto il successo ottenuto finora. A nostro avviso, non è sufficiente la
bellissima Piper Perabo, già protagonista ne "Le ragazze del Coyote
Ugly", a rafforzare una storia che avrebbe meritato ben più attenzione.
Personaggi
e doppiatori
Anna
Walker (Federica De Bortoli)
Auggie
Anderson (Francesco Pezzulli)
Joan
Campbell (Giuppy Izzo)
Jai
Wilcox (Francesco Venditti)
Arthur
Campbell (Stefano Benassi)
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