Ex-Otago - In Capo al Mondo




Più che "In capo al mondo" è un nuovo mondo per davvero questo album per gli Ex-Otago, perchè segna un rinnovamento netto nella band, a cominciare da due abbandoni, quello di Pernazza(e di conseguenza alle parti rap)e quello quasi totale dell’uso dell’elettronica a favore di strumenti come il charango o l’harmonium indiano. Il risultato è un album essenzialmente acustico, godibile e ricco di ritmi trascinanti. Rimane intatto quel tocco naif nei testi, colorati di immagini sempre semplici e diretti, che dona una sorta di sincerità al corpus. “In capo al mondo” è dunque un album ampiamente godibile che apre una nuova e incoraggiante fase della carriera della band.

“Amico bianco”: chitarra acustica, ritmica in levare, coretti e qualche inserto strumentale: “anche le lumache cantano anche gli impiegati ridono ”

“Appuntamento”: “i dentisti fanno festa quando ci guardano in bocca” come a dire Manu Chao contro lo stress della vita moderna: “passo col rosso, andate all’inferno non mi avete convinto”

“L’età della spesa”: strofa pizzicata per un mood sospesa che sfocia nell'intensità del ritornello:“c’è un fratello che manda messaggi di fumo sono in strada davanti a un palazzo purtroppo non leggo, mi sposto c’èra scritto così ti aspettiamo”

“Nuovo mondo”: “non è dolce naufragare in questo mare, onda su onda, chi non sa nuotare probabilmente affogherà” cantilena dal ritmo terzinato, evocativa

“Foglie al vento”: “tu mi guardi io ti guardo siamo sotto un incantesimo”, fresca ballad pop, ritmicamente sostenuta, ben arrangiata

“Chi la dura l’avventura”: ritmi latini, coretti, fiati con una bella apertura melodica nel ritornello “dove si trova la felicità se la cercassimo una vita e poi trovarla dentro una soffitta sotto una scarpa”

“La ballata di Mentino”: “la semplicità delle persone sincere alle cantine c’è luce anche di notte, la fragilità di un’estate precoce alle cantine c’è luce anche di notte” suggestiva folk ballad per chitarra acustica e qualche orpello ritmico “questo posto forse non è pronto forse si è scordato di gente come te, ma dopo agosto sempre settembre”

“Giovane estate”: “il mare arriverà fino a qui in montagna e sarà un incontro molto forte” morbida ballad dai sapori nostalgici

“Gian Antonio”: folk ballad dal piglio popolare “ho la luna a pochi metri e non la posso accarezzare mi sento di morire”

“Il ballo di Nicola”: ideale proseguimento della traccia precedente: “anche se non sai ballare prova a muoverti” 

“La tramontana”:“stamattina in cucina ho accesso una radio Andreotti è risorto sta arrivando lo scirocco oggi sono morto mi ci vorrebbe la tramontana” piacevole pop acustico con un buon bridge, uno dei migliori brani del lotto: “non hai fatto il militare eppure ti senti un uomo uguale”

“Le cose da fare”: elenco di cose da fare, bozzetto poetico e intenso: “fare il disegno di un tramonto dare ragione ad un bambino fare pace con se stesso se non ci riesci fa lo stesso”


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