Idhea - No Chains


Idhea arriva da Bordighera e ci propone l'album “No Chains” un lavoro che cerca di imporsi nel mercato italiano, strizzando l'occhio a quello europeo. Ed effettivamente nei brani in inglese pare che l'interprete trovi la sua dimensione. Una vocalità senza fronzoli, che in certi episodi poteva osare di più. Idhea in questo disco si avvale di compositori ed autori di tutto rispetto nel panorama della Musica Italiana come Banfi, Capone, Vinci, Vollaro che hanno scritto per Laura Pausini, Nek, Raf, tra gli altri, e si sente soprattutto nei brani che Idhea canta nella lingua madre. Il giornalista sportivo Carlo Nesti – che tutti conosciamo per le radiocronache dei Mondiali di Calcio e poco in qualità di paroliere – ha scritto i testi di “Inno alla Terra” e “Un'amicizia così”:

”Stai con me”: voce di gola, ombrosa e troppo poco effettata ed una base pop senza troppe pretese: “Da adesso tu stai con me, in fondo qualcosa c'è, dobbiamo soltanto curarlo lo sai”. Testo d'amore in crisi...

“Attimi”: chitarre elettriche metal ed acustiche vestono questo brano in cui Idhea sfodera più sicurezza nella vocalità: “Attimi disorientati, attimi metà sospesi, attimi, un'eternità per scordare”... è finita l'infanzia, la bambina è donna, è madre... finale che cerca di essere etereo ma il coro spezza questa sensazione...

“Gli alibi del cuore”: si vira verso ritmi più caldi con chitarre funkeggianti, percussioni sudamericane e fiati che si sposano poco però con la voce dell'interprete: “Capisco non è facile, le mie ali sono sporche di petrolio ormai, quel segno incancellabile ancora mi trattiene al suolo”, testo più pregnante dei precedenti

“Inno alla terra”: sound più rock, con venature country, brano molto convincente, ricco di riff e bridge, la voce più tirata di Idhea la preferiamo sicuramente per un tema che non lascia fantasie: “Io grida terra, amiamo la terra, terra, salviamo la terra”.

“Love or friendship”: ancora una base rock ed un ritornello molto orecchiabile dove vocalmente si poteva usare di più con qualche effetto per rendere il brano meno “secco”...

“Nel mistero della notte”: chitarre rock e batteria più presente che però Idhea rende troppo pop neomelodico, dovuto in parte anche all'ennesimo testo d'amore e “per amore”: “E continuo a cercare la propria vera identità, nei deserti dove si trova forse l'anima e mi sento rinchiusa, perduta e tu con chi sarai”.

“No Chains”: campionamenti che ci sorprendono, che si trasforma in un beat con cambi di ritmo ad ottavi, voce che è più al suo agio con l'inglese e si sente.

“Non è possibile”: l'intro gotico piano piano si disperde... nel bridge Idhea recita a mò di rap: “Non è possibile che sei come fuoco ardente, un vortice...”, finale di assoli davvero rock!

“Un'amicizia così”: “Presunte amicizie, persone doppiogiochiste e finte”... i problemi con cui ci si scontra nella vita. Le acustiche pop, accompagnate da riff di elettriche donano una sottile vena di dolcezza... ancora un bridge che stravolge il brano e funziona...

“Wanted”: alla “ricerca” di sonorità anni '80, Idhea vocalmente si avvicina a quel periodo, che cerca la New Wave a tutti i costi... un altro assolo da conservare ben stretto.

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