“J Moon (Jessica Einaudi – La Blanche Alchimia) con Hidden Garden” rilascia un succulento antipasto in attesa dell’album vero e proprio. Quattro piccole perle da custodire, preziose e fragili che incantano letteralmente, a cominciare ovviamente dalla voce di Jessica e dagli arrangiamenti di Federico Albanese, su un tessuto folk minimal vengono innestati ritmiche lievi ma incisive, un uso intelligente dell’elettronica e scorci psichedelici per un’aura di sensualità sinistra nel dipanarsi delle melodie spesso in tono minore.
“Poison”: psichedelico, etereo e misterioso dall’incedere quasi ipnotico: “The house on the fire, we are the children of the everlasting light uhhh fire sun”
“Among the walls”: folk blueseggiante con un ritornello che colpisce al primo ascolto, è il brano per così dire più pop tra I quattro :”I feel cries in my bones i feel you in my bones among the walls”
“Hidden garden”: folk crepuscolare, caldo e suggestivo: “Distance makes us lonely and insane all this coldness burns my jaw and we just walk away”
“Whit you”:Intensa e sinuosa ballad col pianoforte in evidenza, piace la drammaticità di toni usata negli snodi armonici: “We can sink in the grass I remember when I used to say: who knowa if it’s gonna last”
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