"Non siamo abituati
a queste cose, qui!"
"Mi dispiace che non
c'ero, che non ero lì per te e tu... tu sei il mio Danny ed io ti ho
lasciato solo... mi dispiace così tanto. Ti voglio tanto bene
campione e te ne vorrò sempre!"
Può l'ennesimo
poliziesco inglese, ignorato ed evitato da Sky, Rai e Mediaset,
approdare su Giallo Tv in prima visione assoluta ed avere successo?
Si, è possibile. Soprattutto se il telefilm in questione è
l'ennesimo capolavoro targato ITV, canale che ormai ci ha
costantemente abituati a serie di qualità elevatissima e,
fortunatamente, con grandi ascolti. Partita il 4 marzo 2013, dalla
mente di Chris Chibnall, da lunedì 28 aprile su Giallo, la serie
parte dal mare, da una spiaggia, una notte come tante altre, due
genitori dormono tranquilli nel proprio letto, mentre quello del
bambino è intatto. Si torna in spiaggia, quello stesso bambino, che
dovrebbe dormire nella sua stanza azzurra, la stanza di un undicenne
ancora troppo piccolo per capire cosa c'è oltre il bene e dove
poggia il male, in realtà guarda verso quel mare, le onde sono
l'unico rumore che copre lo scorrere del sangue attraverso il suo
piccolo braccio, gocce che dalla mano cadono sui granelli di sabbia.
Lui si chiama Danny Latimer e quella spiaggia si trova a Broadchurch.
Broadchurch sembra una
cittadina come le altre. Mark Latimer (Andrew Buchan), padre di
Danny, si sveglia presto, come tutte le mattine, fa il solito giro,
saluta da persona gentile perché in questo piccolo centro si conosco
tutti e sembra che si viva nella tranquillità più assoluta, eppure
contemporaneamente la moglie di Mark, nonché madre di Danny, Beth
(Jodie Whittaker), scopre che il figlio quella mattina non è andato
a scuola. Così inizia a cercarlo, si mette in macchina, ma rimane
imbottigliata nel traffico, cosa molto strana per quel luogo, e
scopre presto che è successo qualcosa. La polizia è sulla spiaggia
perché hanno trovato un corpo. Beth, come posseduta da una
rivelazione improvvisa, comincia a correre, riesce in qualche modo ad
attraversare il blocco dei poliziotti e lì scopre la drammatica
verità. Il poliziotto che si occupa del caso è il nuovo capo del
dipartimento, appena trasferitosi a Broadchurch, Alec Hardy,
interpretato da David Tennant - ex Doctor Who tra il 2005 e il 2010,
nella serie della BBC – che si trova per le mani un caso molto
difficile da gestire. E' uno dei primi ad arrivare sulla spiaggia e
mentre si avvia verso il corpo del ragazzo, ha come un attacco di
panico, mentre dice tra sè e sé: "Oh mio Dio, non farmi
questo!", in un intenso momento in cui si sente solo il suo
respiro misto alle onde del mare. Ad affiancare Hardy, la detective
Ellie Miller (Olivia Colman), amica dei genitori di Danny, anche lei
rimane sconvolta quando vede il corpo del bambino sulla spiaggia. A
pochi minuti dall'inizio del pilot si intuisce subito il grande
lavoro di regia affidato alle mani di un duo eccezionale: Euros Lyn
(Sherlock) e James Strong (Doctor Who, Torchwood).
A poco a poco si scoprono
gli altarini. In questo piccolo centro marittimo inglese si capisce
che non è tutto oro ciò che luccica. Nel corso degli episodi si
palesa che c'è ben più dei sorrisi e degli abbracci, delle amicizie
e dei rapporti di lavoro. L'arrivo della giornalista del Daily
Herald, Karen White (Vicky McClure), che vuole cavalcare l'onda
dell'omicidio per raggiungere la fama nazionale, porterà scompiglio
in città, ma troverà ben presto un alleato nel giovane giornalista
del quotidiano locale, Oliver Stevens (Jonathan Bailey), che da anni
invia curriculum per avere un occasione in un giornale decisamente
più importante. Ed arriva per lui il momento giusto, la morte di
Danny e l'arrivo della White, sono il modo per avere la notorietà
che ricerca da tempo. Non è dello stesso parere Maggie Radcliffe
(Carlyn Pickles), direttore del “Broadchurch Echo”, quotidiano
cittadino, che non vuole speculare, a differenza del suo sottoposto
Oliver, sulla disgrazia appena successa.
A rendere il tutto ancora
più misterioso c'è una donna, la scorbutica Susan Wright (Pauline
Quirke), che vive in una roulotte a pochi passi dalla spiaggia dove è
accaduto il fattaccio. Una donna che vive da sola con un cane, che
non sembra abbia voglia di avere rapporti interpersonali o relazioni
sociali. Anche la fede entra in crisi, la gente diventa “scettica”
quando succedono casi come questo che in qualche modo colpiscono
tutti, ad andare alla messa domenicale ormai è un ristretto numero
di concittadini, e a risentirne è proprio l'unica chiesetta del
posto, gestita dal giovane reverendo Paul Coates (Arthur Darvill),
che cerca di aiutare la famiglia Latimer come meglio può, anche se
Mark, in un momento di crisi, lo sbatte al muro urlandogli: "Non
abbiamo bisogno del tuo aiuto! Il tuo Dio ha lasciato che Danny
morisse!". Ma alla fine del secondo episodio si scoprirà che
anche il padre di Danny nasconde molte verità. A questo folto numero
di personaggi, si uniranno Steve Connolly (Will Mellor), ingegnere
amico di Mark, che si crede un sensitivo; Joe (Matthew Gravelle),
marito del sergente Miller; Chloe Latimer (Charlotte Beaumont),
sorella di Danny, diciassettenne che ha una relazione con un ragazzo
molto più grande di lei, con problemi di droga.
Tutti incolpano tutti.
Tutti in realtà sono sospettati, nessuno è effettivamente escluso.
Il rapporto tra i genitori si disintegra man mano che passano i
giorni, perché un trauma del genere non può che dividere. La gente
punta il dito su Jack Marshall (David Bradley), l'edicolante, ex
detenuto, incarcerato anni prima per pedofilia e arrivato in città
da pochi anni, ma in realtà questo è quello che vogliono vedere gli
altri. La paura regna sovrana, tutti i genitori hanno adesso terrore
per i propri figli. Come si può star tranquilli? Come si può
togliere la vita ad un innocente? Come si può cercare di vivere
sereni adesso che qualcuno è riuscito a creare scompiglio in un
posto dove non era mai successo nulla? E' questo il filo conduttore
che lega tutto: la paura! La paura invisibile che attanaglia da
dentro e la paura visibile nei visi di tutti, anche in quelli dei
poliziotti, perché anche loro hanno un passato, perché anche loro
hanno dei figli ed anche loro conoscevano il piccolo Danny. Perchè
in una cittadina dove i sorrisi sono di facciata, dietro si nasconde
l'omertà; dove è facile puntare il dito sul cattivo di turno,
quello noto alle forse dell'ordine, ma spesso, come le cronache ci
hanno insegnato, la persona più insospettabile, il vicino che ti
prepara la torta, la ragazza acqua e sapone, possono nascondere
tragiche realtà.
"Broadchurch"
ci porta dentro la vita di queste persone, vite sconvolte da un
drammatico avvenimento, dove anche fare la spesa diventa un momento
di panico. La serie ci fa riscoprire i polizieschi alla "Twin
Peaks", dove Danny Latimer è un po' come la Laura Palmer (anche lei venne ritrovata vicino al mare) del
cult anni '90, creato da David Linch. Anche qui, come allora, la
serenità lascia il posto al terrore e alla crudeltà, ed il police
procedural, tanto sfruttato e bistrattato negli ultimi anni, lascia,
finalmente, il posto ad un giallo che coinvolge il telespettatore e
lo trasporta episodio dopo episodio verso la scoperta di una verità
agghiacciante. Nota aggiunta di merito va al rapporto tra Hardy e
Miller, finalmente solo colleghi e non amanti, vogliamo
sottolinearlo, infatti non c'è quella sorta di rapporto
"collega-attrazione-amore", che ormai fa da corollario a
tutti i telefilm di genere, vedi "Bones", "Castle",
"The Mentalist", "Elementary", solo per citarne
alcuni. Sappiamo che il sentimental va molto di moda, ma siamo un po'
stufi di vedere serial dal carattere thriller che nella maggior parte
dei casi creano accozzaglie amorose inutili tra i due protagonisti,
spingendo il telespettatore a non chiedersi più chi è l'assassino,
ma a non attende altro che un bacio, una storia di sesso od un
matrimonio. E, a conti fatti, cosa centra tutto questo con la trama
del telefilm? Pressoché nulla! Quindi, anche in questo caso, onore e
merito va a "Broadchurch".
Aggiungiamo che la serie
avrà pure una trama fitta e piena di personaggi, ma in realtà ci
viene proposta in maniera fluida e chiara. "Broadchurch" è
il poliziesco perfetto. La trama è incalzante, la regia è sublime.
Una chicca: all'inizio delle riprese nessuno conosceva l'identità
dell'assassino. Poco per volta, soltanto quattro attori hanno saputo
chi avesse interpretato quel ruolo e solo leggendo il copione
dell'episodio finale tutto il cast ha scoperto chi fosse l'assassino,
quindi poco prima della registrazione della “final season”. E
questo ha fatto in modo di rendere il tutto più realistico e quasi
sospeso, “improvvisato”. Insomma, consigliamo "Broadchurch",
perché in poche semplici parole, va visto, seguito ed apprezzato.
Personaggi e doppiatori:
Alex Hardy (Massimiliano
Manfredi)
Ellie Miller (Francesca
Fiorentini)
Beth Latimer (Ilaria
Stagni)
Mark Latimer (Massimo
Bitossi
Chloe Latimer (Emanuela
Ionica)
Joe Miller (Edoardo
Stoppacciaro)
Oliver Stevens (Stefano
Crescentini)
Maggie Radcliffe
(Cristiana Lionello)
Karen White (Daniela
Kalò)
Jack Marshall (Luciano De
Ambrosis)
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