I Missili - Le Vitamine


Convincente esordio per "I Missili" (gruppo col quale collaborano componenti di band abruzzesi come Management Del Dolore Post Operatorio, Voina Hen e I Giorni Dell'Assenzio), "Le Vitamine" è infatti un concentrato di sapori retrò, gustoso e godibile. C'è perizia e misura da parte della band nel confezionare otto canzoni che scorrono leggere, fresche, solo apparentemente spensierate. Varie le commistioni di generi così come gli arrangiamenti, un uso dei campionamenti essenziale ed efficace e fondamentale risulta lo stile di scrittura dei testi di Matteo Giancristoforo, autore di tutti i brani tranne che della titletrack ad opera di Emanuele Marfisi, (che collabora nella stesura anche in "Fotoricordo") lucidi e sornioni nel descrivere ogni storia raccontata, per la buona riuscita della proposta. Andando nel dettaglio,l'album si apre con il mantra "Fossili": per chitarra acustica e clap hands con la sezione ritmica che serve ad accrescere la tensione tra scorci psichedelici: "é da un pò che ti guardo e tu è da un pò che non ridi più bambina" e prosegue con la cantilenante dai profumi anni '60 di "Ci vorrebbe un coltello": "non ho futuro nè un passato da difendere perchè c'è un muro davanti, non riesco neanche a vederti". Con "Dio romano", i nostri mantengono il mood spensierato e nostalgico spostandosi su territori country: "dammi un pugno per vedere che cos'è quella rabbia che non provo mai perchè, sono calmo come un Dio romano o se non m'importa di morire ora che lei non c'è", così come il chacha di "Fotoricordo" sembra riportare alla mente gli amori estivi che finiscono a settembre: "conservo una nostra foto, ti penso ma non ti vorrei". Sul ritmo accattivante e ostinato è incentrata invece "Una grande tribù", "lassù c'è una grande tribù hanno appeso un uomo a testa all'ingiù e rulla il tamburo woodoo com'è bello il coro delle mamme zulù." Piacevole, ironica, con un testo intelligente è la successiva "Se vai", "tutti i tuoi ricordi io li porto via con me, nel deserto del Sudan, a primavera in Yucatan. Prometto che poi torno e ti racconto anche com'è il deserto del Sudan, la primavera in Yucatan". Ritmiche in levare per "A bastonate", "io seguo sempre il beat ma le mie rime non le hai ascoltate" che precede la conclusiva "Le vitamine" dalle atmosfere complici e psichedeliche che ha il solo difetto di durare troppo poco:"e poi la guerra, i governi in scatola, le tue ferite ormai sanate".
Potete scaricare gratuitamente l'album a questo indirizzo:
http://www.v4v-records.it/-free-download--i-missili---le-vitamine.536f57071affaaea6c000047

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