L'eterna
diatriba fede/ragione insieme al sotto testo non meno importante
dell'uguaglianza tra le razze, "della paura del diverso",
sta alla base di "Resurrection" una delle novità più
riuscite della tv generalista di questo anno abbastanza carente nel
settore delle nuove proposte, soprattutto per la sinossi di grande
impatto che viene esplicitata in questa prima stagione e che
malgrado qualche eccesso didascalico promette di crescere nel tempo
"mistero dopo mistero".
Jacob
Langston (Landon Gimenez) è un bambino di appena otto anni che un
giorno si sveglia improvvisamente in una risaia in una zona rurale
della Cina. Jacob all'inizio non ricorda nulla e non parla, è
spaesato, bagnato e intimorito. In seguito riuscirà a ricordare
qualcosa, comunica di essere americano e di vivere con i suoi
genitori nella città di Arcadia. Viene quindi rispedito in patria e
lì lo accoglie l'agente J. Martin Bellamy - interpretato da Omar
Epps, famoso per il ruolo di Eric Foreman nelle otto stagioni di
"Dottor House" - che lo aiuterà a ritrovare la via di
casa. Harnold (Kurtwood Smith) e Lucille Langston (Frances Fisher)
sono una coppia anziana il cui figlio morì annegato circa trent'anni
prima. Quando però il bambino riconosce i suoi genitori e corre ad
abbracciare il padre, Harnold non può credere ai suoi occhi, quel
bambino è identico a suo figlio ed ha anche tutti i ricordi del
figlio stesso.
Com'è
possibile? Questo è quello che si chiederanno Martin, insieme alla
dottoressa Maggie Langston (Devin Kelley) e al padre di quest'ultima,
lo sceriffo, nonché fratello minore di Harnold, Fred Langston (Matt
Craven), uno dei personaggi con più sfumature. Si comincia ad
indagare mentre lo scetticismo cresce in città e "il diverso"
porta scompiglio. Il pastore Tom Hale (Mark Hildreth), confuso dalla
situazione, è tra l'altro coinvolto, perché da piccoli, Jacob e Tom
erano amici e la sua fede inizia a vacillare, mentre iniziano a
resuscitare anche altre persone, tra cui la sua ex Rachel (Kathleen
Munroe) morta suicida, che porta in grembo suo figlio.Tornerà il
padre di Elaine Richards (Samaire Armstrong), Caleb (Sam Hazeldine),
un uomo misterioso, con un passato oscuro che dopo aver derubato la
banca dove lavora la figlia e ucciso il suo ex complice (di una
rapina compiuta in passato), scompare nel nulla dalla cella dove era
stato rinchiuso. E'
importante questa figura perchè innesta nella narrazione "il
cattivo" alimentando i dubbi sulle reali intenzioni dei
"ritornati". Il
ruolo del cugino dell'uomo ucciso da Caleb, Gary Humprey, che darà
il via alla rivolta dei "vivi" è invece il vero e proprio
anello debole di questa prima stagione che si chiude in sospeso (e
che può ricordare "Under the Dome") sulla tentata fuga di Martin
e Jacob come è giusto che sia.
La
ABC ha creduto nel progetto, mettendolo in scena dal 9 marzo scorso
con ascolti che quest'anno hanno sognato in molti. Eppure, lo scorso
anno, leggendo gli upfront della ABC, nessuno aveva creduto molto in
questa proposta, non fosse altro per la presenza aliena che
imperversa da anni sullo schermo. L'ideatore è Aaron Zelman, già
co-creatore e produttore di "Criminal Minds" e "The
Killing". C'è
da aggiungere che la serie ha creato delle polemiche ancor prima
della sua messa in onda. Il telefilm infatti è stato preso di mira
dai francesi, che hanno visto in "Resurrection" una sorta
di rifacimento al loro "The Revenants", serie di grande
successo in Francia. In realtà la ABC aveva già comunicato che
voleva creare una serie tratta dai romanzi di Jason Mott, "The
Returned", già nel dicembre 2012, proprio in concomitanza con
la messa in onda dello show francese, guarda caso. I produttori di
"Resurrection" hanno da sempre smentito un qualsiasi legame
con la serie francese, dicendo perfino di non averla mai vista.
Sottolineiamo che il telefilm francese era già a sua volta un
rifacimento di un film omonimo del 2004. Nel settembre 2013, il
network Sundance Tv aveva già messo in onda la serie originale
arrivata dalla Francia cambiando il titolo in "The Returned"
e la A&E aveva reso noto lo sviluppo di un remake della serie
sempre con lo stesso titolo, che però non ha ancora visto la luce e
forse non la vedrà mai. Cosa ci sia di vero non c'è dato sapere, ma
fatto sta che l'accattivante trama di "Resurrection" ha
sempre fatto gola a molti.
Malgrado
"scopiazzature" o rifacimenti vari, veritieri o meno, la
cosa che ci interessa è la qualità, e in "Resurrection"
non manca di certo. Il cast è costruito in maniera perfetta e la
presenza di Kurtwood Smith (“L'Attimo fuggente”, “Rambo III”,
“Hitchcock”) e di Frances Fisher (“La casa di sabbia e nebbia”,
“Gli spietati”), impreziosisce il tutto. Cosa c'è oltre le porte
di Arcadia? Dietro a tutto ciò, ci sono davvero gli alieni? Il
sangue dei "ritornati" può davvero guarire le malattie?
Come hanno fatto a resuscitare e come fanno a sparire, a morire e a
ritornare ancora in vita? Come fanno a sentire la presenza gli uni
degli altri? Perché proprio Arcadia? La stagione numero due arriverà
il prossimo ottobre sulle reti Rai.
Personaggi
e doppiatori
J.
Martin Bellamy (Nanni Baldini)
Lucille
Langston (Angiola Baggi)
Harnold
Langston (Dario Penne)
Jacob
Langston (Gabriele Caprio)
Fred
Langston (Oliviero Dinelli)
Maggie
Langston (Letizia Scifoni)
Tom
Hale (Stefano Crescentini)
Elaine
Richards (Domitilla D'Amico)
Caleb
Richards (Niseem Onorato)
Ray
Richards (Francesco Venditti)
Rachel
Braidwood (Valentina Mari)
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