“Tante
battaglie affrontate negli anni, eppure nessuna di esse è stata come
questa. Siamo destinati a distruggerci l'un l'altro o possiamo
cambiare ciò che siamo e unirci. Il futuro è davvero già scritto”.
Il
settimo capitolo ha decisamente fatto riprendere vigore alla storia degli uomini ics con “X Men –
Giorni di un futuro passato” (titolo originale “X-Men:
Days of Future Past”),
ispirato al fumetto omonimo scritto da Chris Claremont e John Byrne.
Bryan Singer torna dietro la mdp dopo aver diretto i primi due
fortunati capitoli di quella che doveva essere una trilogia. E qui fa
un ottimo lavoro, così come importante è stata la fase di
produzione: il livello di effetti speciali è ben superiore ai
capitoli precedenti (grazie anche al 3D) e ben dosate sono le scene
di velocità e di rallenty rese suggestive dall'uso della massiccia
colonna sonora che Singer ha affidato al “compagno” John Ottman
(che ha curato anche il montaggio). Nella infinita guerra tra uomini
e mutanti, i primi, nella Terra del futuro, sono destinati a sottomettersi ai
secondi senza vie di scampo, a questo servono le Sentinelle. Per
fermare questo scempio il professore Cherles Xavier, tramite la
coscienza di Wolverine, pensa di tornare indietro nel tempo, intorno
agli anni '70, in particolare alla scellerata guerra del Vietnam, per
cambiare l'evolversi delle cose. Per fare ciò però, bisogna
liberare Magneto – imprigionato per aver ucciso l'ex presidente
americano Kennedy – soprattutto grazie all'aiuto di un ragazzo
speciale, Pietro (alcune scene fanno intendere che possa essere il
figlio di Magneto) che ha il potere di muoversi ad una velocità
impressionante. L'obiettivo è quello di fermare la mutante
Mystica/Raven che aveva ucciso il potente nano Bolivar Trask (il
Peter
Dinklage de “Il Trono di Spade”), lo scienziato che aveva messo a
punto un sistema per individuare tutti i mutanti della Terra. La sua
uccisione è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La
storia da un canto segue un filo conduttore uniforme con i precedenti
(X-Men, X-Men 2, X-Men conflitto finale, X-Men le origini -
Wolverine; X-Men: l'inizio; Wolverine: l'immortale) nella continua
lotta tra bene e male, ma d'altro canto in un certo qual modo e
sorprendentemente... li annulla. Ed in questo ennesimo episodio,
troveremo ritorni in scena celebri, attori già visti nei primi
capitoli, essendo che la narrazione si basa su continui viaggi
mentali nel tempo e camei di non poco conto. Ad esempio Len Wein e
Chris Claremont, autori dei fumetti Marvel, appaiono come senatori
degli Stati Uniti d'America, lo stesso regista appare nelle vesti
dell'uomo che riprende gli eventi a Parigi, mentre Newton Thomas
Sigel, collaboratore storico di Singer, appare solo per qualche
secondo nell'uomo in cui si trasforma Mystica quando fugge dalla
folla a Parigi. Tutto questo per rendere gli eventi ancora più allettanti agli appassionati di X-Men che saranno rimasti molto
soddisfatti: il film dà una raddrizzata alla storia
fantascientifica, ricca com'è, lo ribadiamo, di effetti elaborati
con dovizia di particolari al computer. Dopo i titoli di coda, vi è
una scena che dà un assaggio di quello che potrebbe accadere nel
prossimo capitolo la cui uscita nelle sale è prevista nel 2016 e si
intitolerà molto probabilmente “X-Men: Apocalypse”... si
prospetta una degna fine per la saga iniziata nel 2000, anno tra
l'altro “apocalittico”? Siamo nell'antico Egitto. Un ragazzo
incappucciato dalla pelle blu e gli occhi rossi con la forza della
telecinesi costruisce piramidi di Giza, mentre i popoli intonano il
“Primo”, En Sabah Nur (personaggio della Marvel). Sullo sfondo, i quattro cavalieri dell'Apocalisse.
Interpreti
e personaggi:
Hugh
Jackman: Logan/Wolverine
Patrick
Stewart: Charles Xavier/Professor X da adulto
James
McAvoy: Charles Xavier/Professor X da giovane
Ian
McKellen: Eric Lehnsherr/Magneto da adulto
Michael
Fassbender: Eric Lehnsherr/Magneto da giovane
Halle
Berry: Ororo Munroe/Tempesta
Jennifer
Lawrence: Raven darkholme/Mystica
Nicholas
Hoult: Hank McCoy/Bestia da giovane
Kelsey
Grammer: hank McCoy/Bestia da adulto
Peter
Dinklage: Bolivar Trask
Shawn
Ashmore: Bobby Drake/Uomo Ghiaccio
Ellen
Page: Kitty Pryde/Shadowcat
Daniel
Cudmore: Piotr “Peter” Rasputin/Colosso
Omar
Sy: Lucas Bishop/Alfiere
Booboo
Stewart: james Proudstar/Warpath
Fan
Bingbing: Clarice Ferguson/Blink
Adan
Canto: Roberto Da Costa/Sunspot
Evan
Peters: Pietro Maximoff/Quicksilver
Lucas
Till: Alex Summers/Havok
Evan
Jonigkeit: Toad
Josh
Helman: William Stryker
Gregg
Lowe: Ink
Anna
Paquim: Anna Marie/Rogue
Famke
Janssen: Jean Grey
James
Marsden: Scott Summers/Ciclope
Questa
la colonna sonora del film:
The
Future - Main Titles
Time's
Up
Hope
(Xavier's Theme)
I
Found Them
Saigon
- Logan Arrives
Pentagon
Plan - Sneaky Mystique
He
Lost Everything
Springing
Erik
How
Was She?
All
Those Voices
Paris
Pandemonium
Contacting
Raven
Rules
of Time
Hat
Rescue
Time's
Up (Film Version)
The
Attack Begins
Join
Me
Do
What You Were Made For
I
Have Faith In You - Goodbyes
Welcome
Back - End Titles
Time
in a Bottle - Jim Croce
The
First Time Ever I Saw Your Face - Roberta Flack
The
Price Is Right Theme / dalla trasmissione "Ok il prezzo è
giusto"
Hello
Hooray - Alice Cooper
Sanford
& Son Theme (The Streetbeater) - Quincy Jones
Stop
Au No De L'Amour - Claude Francois
C'est
Si Bon - Eartha Kitt
King
Cotton March - Sousa:
Hail
to the Chief - James Sanderson
Star
Spangled Banner - Francis Scott Key
DIxie
Chicken - Little Feat.
Commenti
Posta un commento