In occasione dell’ormai consueto Cous Cous Fest, che ogni
anno prende il via a fine settembre a San Vito Lo Capo, si svolge come da
tradizione il Cous Cous Fest Preview, ovvero un assaggio, in tutti i sensi, del
più noto evento internazionale che celebra il noto piatto del Mediterraneo con
eventi collaterali. Sabato sera infatti, nel suggestivo scenario di piazza
Santuario, si sono esibiti in concerto i Perturbazione, reduci dalla
partecipazione all'ultimo Festival di Sanremo, con il brano
"L'unica", uno dei più ascoltati in radio degli ultimi mesi. Con la
loro musica trascinante, i testi sempre freschi ed attuali, i Perturbazione si
sono fatti largo nel repertorio di oltre nove album ed hanno accompagnato per
quasi un'ora e mezzo il pubblico siciliano con brani come "Il senso della
vite", pezzo trascinante, pieno di rime baciate e doppi sensi: "Sarà
che son negato al lavoro manuale, lo zen e l'arte di chiamare presto un
falegname. Col senso della vite vai incontro a frustrazioni, non trovi il verso
giusto... è come scrivere canzoni"… ed ancora "Ossexione",
"L'Italia vista dal bar", canzone esclusa dal Festival nella prima
serata come da regolamento, "Dieci anni dopo", "Buongiorno buona
fortuna", "I baci vietati”, in cui la calda ed esclusiva voce di
Tommaso Cerasuolo (senza la partecipazione di Luca Carboni presente invece sul disco)
in un ipotetico dialogo tra padre e figlio, si chiede "Chissà se son
contento oppure mi accontento di non domandare mai a nessuno cosa sente…con mio
padre non ho mai parlato di sesso, mi domando con mio figlio, farò lo
stesso?"… per passare all'avvolgente "I complicati pretesti del
come" e a seguire a "La vita davanti" e "Mondo
Tempesta", per poi chiudere con l'intensa "Il Palombaro", solo
voce, chitarra e violoncello, suonato egregiamente da Elena Diana. Ci salutano
così: "Di tutto il tempo d’oro che ho passato sulla pelle tua ricordo solo
attimi, istanti i fianchi e gli occhi tuoi, di tutto non rimangono che frasi
impigliate alle reti", quasi in un sussurro, senza concedere il bis che il
pubblico richiedeva.
Sul palco, oltre a Cerasuolo e Diana, anche Gigi Giancursi
alla chitarra e ai cori, Cristiano Lo Mele alla chitarra e alle tastiere,
Rossano Lo Mele alla batteria ed Alex Baracco al basso. Problemi tecnici
iniziali a parte, il concerto dei nostri è stato un continuo flusso di note e
testi ed emozioni, riuscendo nell’intento di coinvolgere i tanti presenti
arrivati da ogni parte della Sicilia e non solo, a convincerli in una piazza
non facile come quella siciliana, strappando applausi tra un brano e l'altro. I
Perturbazione sono riusciti ancora una volta a regalare il loro tipico sound a
metà strada tra il pop ed il beat e ad italianizzarlo quanto più possibile, con
una voce inconfondibile come quella di Cerasuolo e nel contempo a non essere
stati scalfiti dal successo commerciale che un palco come quello dell’Ariston
può arrecare. Lo dimostrano anche quando si concedono ai fans dietro le quinte
e con umiltà disarmante Tommaso esordisce: "Sono qui per voi, non
scappo".
Commenti
Posta un commento